Il Tar ha riconosciuto al concessionario dell’Autostrada dei Parchi ( gruppo Toto ) il diritto di recuperare attraverso un aumento dei pedaggi gli incassi persi nel 2015, 2016 e in parte del 2017 e ingiunge al Ministro Delrio di riparare in 30 giorni le problematiche connesse. Poi il Ministro sarà sostituito da un Commissario ad acta delegato dal Ragioniere generale dello Stato “affinché provveda a quanto statuito, in sostituzione del Ministero, ove inottemperante”. La sentenza riguarda il gruppo Toto, ma è chiaro che vale anche per tutte le altre concessionarie, dalla famiglia Gavio che gestisce le autostrade liguri e del Nordovest a Autostrade per l’Italia (Aspi) del gruppo Benetton che controlla l’Autostrada del Sole e altri 2 mila chilometri circa, dalle Autovie venete fino alla A22 del Brennero. La Roma-Pescara che costa 20 euro e 20 centesimi potrebbe salire a oltre 22, la Roma-Teramo da 17 euro e 50 potrebbe sfiorare i 20. È stato proprio il gruppo Toto ad avviare un’azione legale al Tar del Lazio contro il blocco delle tariffe deciso nel 2014 dal ministro dei Trasporti di allora, Maurizio Lupi, elaborato dal Responsabile della Direzione ministeriale che vigila sulle concessioni autostradali, Mauro Coletta, e ribadito negli anni seguenti dal successore di Lupi, Graziano Delrio. La Terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio ha dato ragione a Toto con una sentenza di 12 pagine molto chiara e molto dura nei confronti del ministero. La vicenda ha origine nel 2014 comincia nell’inverno 2014 quando il governo stabilì che le tariffe autostradali fossero congelate.