The news is by your side.

Avezzano, al via gli striscioni salva Tribunale

Avezzano. Il destino del Tribunale di Avezzano torna al centro del dibattito politico locale a pochi mesi dalla scadenza della proroga che ne ha garantito la sopravvivenza fino ad oggi. Senza un nuovo intervento legislativo, dal primo gennaio 2026 il presidio giudiziario marsicano verrà accorpato a quello dell’Aquila, insieme ai tribunali di Sulmona, Vasto e Lanciano, in ottemperanza alla riforma della geografia giudiziaria approvata nel 2012.

L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) e l’Unione Giovani Dottori Commercialisti Esperti Contabili (UGDCEC) di Avezzano e della Marsica evidenziano come la chiusura del tribunale rappresenterebbe un colpo devastante per l’intero territorio.

Sembra ormai prossima la chiusura del Tribunale di Avezzano”, denuncia l’avvocato Pierpaolo Paciotti, presidente Aiga, “il mancato inserimento nel decreto milleproroghe di un provvedimento utile a posticipare una soppressione originata sin dal 2012 incute preoccupazione nella società marsicana, composta da oltre 150.000 anime. Se entro i prossimi nove mesi non si riuscisse a ‘partorire’ una legge idonea, si rischierebbe di abbandonare il territorio a se stesso, lasciando che prevalga la legge del più forte”.

Altrettanto preoccupato Raffaele Vicaretti, presidente Ugdcec. “La potenziale chiusura sarebbe qualcosa di più del venir meno del presidio di giustizia”, ha affermato, “sarebbe l’inizio della fine di un intero territorio, di un impoverimento del tessuto sociale, imprenditoriale, commerciale e sociale. Qualora non venissimo ascoltati e qualora il peggio diventasse realtà, che senso avrebbe la Strategia Nazionale per le Aree Interne?”.

Entrambi hanno sottolineato come il tribunale non rappresenti solo un presidio di giustizia, ma costituisca un fondamentale volano economico per l’intera Marsica, territorio che già si trova a fronteggiare numerose sfide legate alla sua condizione di area interna.