AVEZZANO – All’ospedale di Avezzano, per una coronografia o angioplastica, tempi di attesa ridotti da quattro a un mese. Il dato riguarda il servizio di emodinamica che opera all’interno del reparto di cardiologia, diretto dal prof. Francesco Vetta. La marcata diminuzione dei tempi di attesa è dovuta all’ampia e articolata riorganizzazione introdotta all’interno dell’unità operativa con cui è stata velocizzata anche l’erogazione di alcune prestazioni.
La contrazione dei tempi di attesa dell’emodinamica ha già permesso di recuperare una significa quota di pazienti che in passato erano costretti a rivolgersi altrove per avere una coronografia o un’angioplastica. Il cambio di passo nell’assistenza è testimoniato dai numeri: si è passati da una media di 500 a 670 prestazioni. Netto incremento anche nell’attività di elettrofisiologia che da 230 prestazioni ha toccato quota 340.
Inoltre, per alcune patologie come lo scompenso cardiaco, è stato adottato un nuovo modello organizzativo basato sulla telemedicina con cui, nel giro di alcuni mesi, si è giunti ad assicurare un monitoraggio a distanza, direttamente a domicilio, per oltre 50 pazienti della Marsica. Con i dispositivi applicati al malato lo specialista riceve in ospedale le informazioni sui parametri clinici e può intervenire confermando o cambiando la terapia a seconda delle necessità.
Oggi peraltro, in virtù delle nuove tecnologie, la cardiologia di Avezzano è in grado di intervenire con ampio anticipo e di cogliere, anche un mese prima, sintomi di peggioramento del paziente scompensato. L’ampio utilizzo di dispositivi elettronici ha prodotto riscontri importanti anche nel monitoraggio di pacemaker e defibrillatori impiantati: attualmente oltre 100 pazienti vengono assistiti e seguiti a distanza, evitando loro di recarsi in ospedale a fare file per sottoporsi a controlli e visite. Va inoltre ricordato che la cardiologia dell’ospedale di Avezzano è diventata centro di riferimento regionale per il trattamento dell’amiloidosi TTR, una malattia rara. Con questo riconoscimento da parte della Regione il presidio ha assunto un ruolo di primo piano nel trattamento della patologia visto che in Abruzzo oggi c’è un solo centro, situato nella costa, abilitato alla cura della malattia.
“La crescita di tutto il reparto”, dichiara Vetta, “è da ricondurre, oltreché alla professionalità e all’affiatamento di tutti gli operatori, agli sforzi compiuti dalla direzione aziendale, guidata dal Manager Ferdinando Romano, nel potenziamento di tecnologie e strumenti”