Avezzano: “la Asl chiude 2 reparti per appoggiare pazienti in attesa di test, invece di fare più tamponi”
Critiche dai sindacati
Avezzano. “Mancata applicazione dell’ordinanza numero 55 del presidente la Regione Abruzzo all’interno dell’ospedale di Avezzano”. La denuncia arriva dal segretario regionale Cisla Fp, Michele Tosches, e dal responsabile territoriale del sindacato Giuseppe Capoccitti. Tale ordinanza, prevede che dal 18 maggio dovevano riprendere tutte le attività di ricovero e di day hospital negli ospedali pubblici e le case di cura private prevedendo per i pazienti che devono essere ricoverati il tampone e altri esami per stabilire l’estraneità di contagio da covid19.
“All’ospedale di Avezzano”, spiegano, “accade che i pazienti debbano aspettare giorni prima di avere la risposta del tampone e pertanto nell’attesa del ricovero vero e proprio, vengono provvisoriamente “appoggiati” in ben due Reparti definiti Area grigia 1 per pazienti di area chirurgica e Area grigia 2 per pazienti di area medica. Questa situazione sta diventando paradossale poiché sono stati chiusi reparti quale la Chirurgia vascolare e il Day surgery, unità operative nevralgiche per l’intera popolazione marsicana che in seguito alla riapertura decretata dall’ordinanza Regionale sta tornando in massa al pronto soccorso senza poter essere ricoverati, per mancanza di posti letto”. Secondo i sindacati, piuttosto che chiudere bisognerebbe evitare di parcheggiare per giorni persone in pronto soccorso in attesa di tampone ma accelerare le procedure per i test.
“Il paradosso”, spiegano dalla Cisl, “è che le strutture private si sono organizzate quasi tutte per tempo mentre invece la Asl è in continua sofferenza, almeno nel territorio marsicano. Alla Cisl Fp appare evidente la mancanza di un’organizzazione e gestione interna alla Asl nell’affrontare la riapertura delle attività sanitarie post emergenza covid. Prima la diatriba tra la Direzione sanitaria del presidio di Avezzano e i medici del Pronto soccorso, poi assistiamo a continui interventi pubblici da parte di politici che governano la regione che annunciano la riapertura dei Punti di primo interventi (Ppi) dell’ospadale di Tagliacozzo e Pescina, sistematicamente smentiti poi nei fatti. Addirittura veniva annunciato sempre da esponenti politici che governano la regione che i Pta di Pescina e Tagliacozzo avrebbero ospitato pazienti post covid e fortunatamente, data l’insensatezza della proposta, anche questa volta non è successo nulla.
La domanda nasce spontanea: non dovrebbe essere prerogativa del Direttore Generale annunciare le iniziative della Asl? Come mai questa latitanza e le continue ingerenze da parte di esponenti politici.
La Cisl Fp”, continuano Tosches e Capoccitti, “pur non volendo creare allarmismo nella popolazione marsicana, pone viva l’attenzione e invita pertanto la Asl a rivedere l’organizzazione interna all’ospadale di Avezzano attraverso la riapertura dei reparti attualmente chiusi e contestualmente auspica una ripresa piena dell’attività di ricovero per tutto il territorio della Asl sia pure attraverso la messa in sicurezza del personale e dei pazienti così come previsto dalle ordinanze del presidente della Regione Marsilio”.