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Baby gang irrompe nella notte in palestra e distrugge tutto

Avezzano. Baby gang si introduce nella palestra Vivenza di Avezzano e vandalizza la struttura. Si tratterebbe stando alla prima riscotruzione,  di un gruppo di minori tra i quali sarebbe già stata individuata una ragazzina mentre i suoi complici sono riusciti a scappare. I giovani vandali hanno causato ingenti danni.
Non sono trafugati dati sensibili, ma sono state brutalizzate le mascherine fornite in dotazione alle scuole, é stata rubata attrezzatura sportiva delle società che utilizzano la palestra ed é stata gettata acqua a sulla pavimentazione.
“Hanno idea, questi imbecilli, del danno fatto?”, ha dichiarato il consigliere comunale Nello Simonelli. “Hanno idea dei costi che dovranno sostenere le società per rimediare alle loro bravate? Hanno idea dei costi che dovrà sostenere l’intera città per rifare la pavimentazione di una palestra per rimediare alle loro bravate? Che poi non sono bravate: sono atti criminali. E non vanno più minimizzati. Non deve esserci spazio né giustificazione per i criminali, anche se ragazzi.
E la colpa non è né della TV, né dei cartoni animati, né della scuola, perché l’educazione la da la famiglia: se i genitori perdessero più tempo ad educare e meno ad essere amici dei propri figli, se perdessero più tempo a correggere condotte non consone e meno a comperare qualsiasi cosa per assecondare i capricci, forse la situazione non sarebbe così critica.
Appartengo ad una delle ultime generazioni in cui i padri davano qualche sberleffo quando necessario; appartengo ad una delle ultime generazioni in cui le madri gelavano con lo sguardo e tiravano le ciabatte dietro.
Non siamo cresciuti troppo male.
Oggi, tutti novelli Montessori: “mio figlio é il principe, mia figlia la principessa”, “al mio cucciolo regalo ciò che vuole, alla mia cucciola regalo ciò che desidera”, “sono il/la miglior amico/amica dei miei figli”.
Bisognerebbe semplicemente provare ad educare e non sempre uno scapaccione fa male. Almeno la principessa ed il principe eviterebbero, con uno schiaffo o uno sguardo torvo, di fare cazzate, capendo cosa é giusto e cosa é sbagliato”.