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Bellegra, l’addio di Flavio Cera al suo Municipio con la lettera ai cittadini

Bellegra – Si è dimesso dall’incarico il sindaco Flavio Cera, oggi consigliere regionale del Lazio. Lo ha fatto affidando a questa lettera indirizzata ai suoi concittadini:
“Carissimi/e concittadini e concittadine,
mi emoziona scrivere questa lettera al mio caro paese, al paese che mi appartiene, in cui sono nato, sono cresciuto e nel quale ho deciso di far crescere i miei figli. Voglio salutarvi da Sindaco, perché il mandato che avete deciso di affidarmi quasi sette anni fa per la prima volta e poi riconfermato ad ottobre 2021, si sta concludendo. La mia elezione a Consigliere Regionale mi costringe, per incompatibilità di incarico, a porre fine al mio percorso amministrativo nel Comune di Bellegra.
Mi tremano le mani nello scrivere questo pensiero che voglio condividere con voi. Tra le mura della Casa Comunale sono cresciuto, passando quasi sette anni della mia vita, accompagnato da tanti momenti belli e forti, da giornate di crisi, ma tutto vissuto sempre con l’entusiasmo, la passione e l’amore per il mio territorio che hanno reso questa esperienza sorprendentemente magica.
Nel bagaglio più prezioso che porterò con me ci sono le persone. Il mio grazie più autentico è per loro: per la mia famiglia e gli amici più stretti sempre presenti al mio fianco con un pensiero profondo per il caro amico Antonio che mi ha protetto dal cielo, per chi insieme a me ha amministrato e fatto parte della nostra squadra: Valter Mosca, Giuseppe Iacovelli, Mario Carpentieri, Alessandra Fanicchia, Iole Ciani, Giuseppe Morasca, Sisto Ciani, Daniela Russo, Giuliano Morasca, Loredana Sancamillo, Francesco Coculo, Alessandro Sancamillo, e per chi sostenendomi con il voto mi ha permesso di essere lì.
Sono stato eletto Sindaco in un periodo delicatissimo per la nostra Comunità, ho iniziato il mio incarico nella maniera più difficile, appena insediato ho subito capito delle mostruose difficoltà finanziarie del nostro Ente ed ho dovuto assumere la decisione più dura che mai un amministratore dovesse prendere, dichiarare il Dissesto Economico Finanziario del Comune. Insieme ai miei 6 consiglieri di maggioranza abbiamo avuto un enorme coraggio, ma eravamo convinti che fosse l’unico modo per far rinascere Bellegra, sono stati mesi difficilissimi dove sembrava tutto complicato e impossibile da risolvere, e invece ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti nell’impresa epica di risanare un debito ereditato di più di 7 milioni e mezzo di Euro. In questo modo abbiamo ridato solidità al nostro Comune che è riuscito a ripartire e a rifiorire. Oggi Bellegra è un Ente sano e può guardare al futuro con grossa fiducia e intraprendenza.
Dopo la dichiarazione del Dissesto pensavo che nella mia esperienza da Sindaco il peggio fosse ormai passato e invece mi sbagliavo. Ecco quel maledetto 2020 abbattersi sul mondo con l’avvento della pandemia, il periodo forse più buio dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ricordo ancora quella domenica 23 febbraio 2020 quando eravamo tutti pronti a festeggiare il Carnevale, tutti in maschera, come ogni anno ed invece “Stop! Fermi tutti” cominciano ad essere emanate le prime ordinanze regionali e i DPCM che iniziavano a limitare i nostri eventi ed attività.
Il virus da Covid-19 stava cominciando a diffondersi in maniera importante. Noi, allibiti e un poco increduli, ci chiedevamo come era possibile che un virus “cinese” potesse fermare la nostra Nazione. Nei mesi successivi l’avremmo compreso fin troppo bene prendendo dimestichezza con ben altro tipo di mascherine. La chiusura delle scuole ha rappresentato l’emblema della normalità che si spezza e ha coinvolto nelle sue conseguenze l’intera comunità.
Il blocco della quasi totalità delle attività economiche, l’insicurezza del posto di lavoro, il venir meno delle fonti di sostentamento ha sospeso la speranza, la passione e i sogni di tante famiglie. Con ordinanza Sindacale ho aperto subito il COC (Centro Operativo Comunale) forse uno dei primi della Regione Lazio, sempre perché penso che anticipare i tempi sia un vantaggio. I ragazzi della Protezione Civile insieme alla Croce Rossa e alle Forze dell’Ordine che ringrazio di cuore poiché in questi anni non mi hanno mai lasciato solo nei momenti di difficoltà, cominciano ad organizzarsi, presidiano il territorio, forniscono aiuti concreti alle persone più in difficoltà, una testimonianza tangibile nel mare del bisogno.
Per circa 100 giornate consecutive si tratterà di arrivare in Municipio, dalla mattina alla sera, sabato e domenica compresi, in un contesto vuoto dove l’unica compagnia era quella delle Forze dell’Ordine che presidiavano le strade.
La pandemia colpisce duro, in tutta la nostra Nazione e anche la nostra Regione ma non a Bellegra dove ci difendiamo con i denti affinché il virus non entri nella nostra comunità e ci siamo riusciti in parte superando indenni la prima ondata, sicuramente la più temibile.
Ci sono stati momenti in cui ho pensato di non farcela, dove tutto sembrava più grande di me e della mia volontà. In questi frangenti è stata vitale la presenza, la collaborazione e l’aiuto della mia Giunta, dei responsabili del COC, della protezione civile e Croce Rossa. Così come l’atteggiamento dall’intero Consiglio Comunale, ma soprattutto un grazie alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei figli che in quel periodo così buio mi hanno sopportato e dato forza nei momenti di sconforto. Nessuno si salva da solo ed è in questi momenti che una forza sovrannaturale si fa strada. La nostra gente ha dimostrato nei fatti la virtù del saper “mettere in comune”, dell’adoperarsi per il prossimo. In tal senso mi è grata l’occasione per ringraziare i medici, il personale sanitario e parasanitario, le farmacie e tutti coloro che, rischiando la propria vita, hanno curato quella altrui, anche restando accanto fino all’ultimo istante, a chi purtroppo non ce l’ha fatta. Il mio pensiero va all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Municipale che si sono presi cura della nostra sicurezza. Voglio altresì esprimere tutta la mia più profonda gratitudine nei confronti della nostra splendida Protezione Civile, Croce Rossa, della Caritas, della Parrocchia, dei nostri dipendenti comunali, degli insegnanti e delle attività commerciali che hanno sofferto forse più di tutti in quel periodo e dei tanti che, senza risparmiarsi mai un momento, hanno garantito assistenza e cura a chi si è trovato in difficoltà.
Devo dire grazie alla capacità dei responsabili dei vari Uffici Comunali che anche durante la pandemia hanno lavorato sodo affinché il Comune continuasse ad offrire servizi e prestazioni. Una professionalità che ha consentito di farci trovare pronti nel momento della ripartenza ed infatti abbiamo dato vita in questi anni a molteplici lavori pubblici e inaugurato tantissime opere: il nuovo Cimitero, la chiusura a vetri della Piazza Padre Morasca, la sistemazione del primo piano del Parcheggio Multipiano, la realizzazione della strada che costeggia i Giardini Pubblici, la meravigliosa Piscina “Panorama pool”, il fantastico Punto Panoramico della Mora Valea, il restyling del Parco Giochi a Vadocanale e del parco Giardinetti, l’apertura dell’Isola Ecologica, inoltre abbiamo risistemato e asfaltato circa 10 km di strade rurali.
In un momento storico per la nostra Comunità in cui la figura del primo Cittadino si è trasformata in colui che doveva ricostruire il paese dalle ceneri, ogni giorno mi ha motivato l’alto senso di responsabilità per essere stato chiamato alla guida della nostra cittadina. E quindi grazie a tutti voi che mi avete permesso di vivere un’ esaltante esperienza politica, umana ed amministrativa, che ha compensato i sacrifici, le rinunce personali e le amarezze, in questi anni in cui mi sono dedicato intensamente e interamente a Bellegra.
Un grazie di cuore va anche a chi in questi anni mi ha messo in discussione perché dalla critica costruttiva ho sentito di poter crescere e migliorarmi sempre per poter fare il bene del nostro paese. Unire e mai dividere: questi i miei motti, perché ho sempre creduto che una comunità debba unirsi ed essere coesa se vuole crescere. L’Onestà, il Buono e il Giusto sono i fari che hanno guidato il mio lavoro e il mio impegno.
Ora, con la commozione che mi fa tremare la penna, guardo la fascia che in questi anni ho vestito e che con orgoglio mi ha portato a rappresentarvi. Non nego che accanto alla nostalgia di qualcosa che si conclude, sento la serenità e la soddisfazione per ciò che insieme abbiamo costruito in questi anni.
Grazie ancora ad ognuno di voi e buon cammino!
Sono certo di lasciare un Comune sano, forte e con una squadra di persone unite, capaci e determinate, motivo per cui possiamo guardare al presente e al futuro con ottimismo. Molte opere sono già in cantiere, alcune già avviate, altre in fase di impostazione: la ristrutturazione del Municipio, la Casa della Salute, l’asilo nido comunale, il rifacimento del campo sportivo, interventi sull’illuminazione pubblica e il ripristino di alcune frane.
Da parte mia per il mio paese ci sono e ci sarò sempre, garantendo dal mio nuovo ruolo istituzionale supporto e sostegno quotidiano.
Tante cose ho fatto ma era semplicemente mio dovere farle!
Un abbraccio grande a voi tutti.