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Bellezze in valle del Turano, il ponte romanico di Posticciola

Valle del Turano – Uno dei luoghi da visitare che di recente è stato reso fruibile al turismo è un luogo incantevole:  Il ponte romanico a Posticciola che è risalente al secolo XI, ma probabilmente edificato su un manufatto preesistente di epoca imprecisabile, di rara bellezza, ancora fruibile ma che necessita di un urgente è significativo restauro. Nei due piloni è possibile notare i tre “buchi” utilizzati per inserire pali di legno orizzontalmente, capaci di sorreggere la “centina” per la chiusura dell’ arcata in pietra. Come superato il ponte sulla sinistra, risalendo verso Posticciola, esiste ancora oggi una chiara traccia di “Garitta Muraria” dove con lo Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie era punto di confine, e con la “transumanza orizzontale” si pagava il dazio per il passaggio.
La transumanza ha una storia antichissima che molto probabilmente coincide con la storia stessa dell’allevamento ed era regolata e disciplinata fin dall’epoca dei Romani, da un complesso di legge di tasse da pagare nelle diverse dogane. La transumanza deriva dal latino “trans” (al di là) e “humus” (terra) = pastorizia trasmigrante con le stagioni, lungo i tratturi (dal latino “tractoria” = le strade dei pastori). In Italia meridionale la transumanza si divideva in “verticale” ed “orizzontale”. La prima riguardava il Regno delle Due Sicilie, con diversi tratturi che collegavano L’abruzzo alla Puglia (il più importante era il famoso “Tratturo Magno”). La transumanza orizzontale invece, anche essa di origine antiche, scendeva nella campagna Romana e si accrebbe notevolmente nel 1477, quando Papa Sisto IV obbligò tutti i pastori del “Regno della Chiesa” a portare gli animali a svernare nell’Agro Romano. La transumanza nel Lazio ebbe il suo apice massimo a partire dal 1800, quando quella “verticale” entro in crisi. Questa era di solito a comparti provinciali dall’Umbria verso Civitavecchia, dalle Marche verso Polo e Maccarese, dall’Abruzzo verso la campagna Romana, dalla Ciociaria verso Anzio e Terracina.