Roma – In via Casilina presso un ristorante cinese, si è accertato che un cliente, su specifica richiesta, ha esibito un “green pass”, in formato digitale, che da accertamenti successivi è risultato essere intestato a persona diversa. Dopo gli accertamenti di polizia giudiziaria, la persona di nazionalità romena è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per sostituzione di persona nonché sanzionata per la violazione della normativa in materia di “COVID 19”.
Sempre in via Casilina, in un altro esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande, a seguito di ispezione amministrativa, sono state contestate 2 violazioni per un totale di 708,00 euro. Il gestore infatti, esercitava l’attività di laboratorio senza aver presentato al S.U.A.P. competente, la prevista scia autorizzatoria ed inoltre, non esponeva nel locale la scia per la somministrazione di alimenti e bevande. In merito alle scarse condizioni igieniche riscontrate invece, verrà informata la ASL competente.
In un altro esercizio di vicinato sempre in via Casilina, a seguito di ispezione è stata contestata la violazione amministrativa pari a 2500 euro, in quanto il gestore esercitava la vendita al dettaglio di prodotti alimentari e non, senza esporre – su alcuni articoli -, i relativi prezzi. Nel corso del servizio è stato verificato il possesso del prescritto “GREEN PASS” nei confronti di 46 le persone.
All’interno del parcheggio dello stesso minimarket, gli agenti della Polizia di Stato hanno notato 3 soggetti, un uomo e due donne che, alla loro vista, hanno tentato di allontanarsi in tutta fretta a bordo di un’autovettura. Insospettiti da tale atteggiamento, i poliziotti hanno deciso di procedere ad un controllo accertando che una delle due donne, 34enne di origine serba, con numerosi alias, aveva a carico un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Sciacca dovendo la stessa scontare una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di una multa pari a 5 mila euro.
I servizi straordinari, sono proseguiti anche nella giornata successiva ed hanno interessato anche il controllo a tutela della sicurezza delle grandi infrastrutture di trasporto del collegamento urbano, Identificate 54 persone di cui 2 sprovviste della certificazione verde e debitamente sanzionate. Uno degli identificati, cittadino somalo, ha fornito una copia digitale di documenti relativi alla richiesta di permesso di soggiorno con generalità diverse da quelle date in un primo momento. Poi, ha tentato di eludere il controllo del green pass utilizzando una certificazione verde intestata ad altra persona. Lo straniero, denunciato all’Autorità Giudiziaria, è stato accompagno negli uffici della polizia scientifica per i rilievi dattiloscopici e poi all’Ufficio Immigrazione per la verifica circa la sua permanenza nel territorio nazionale.
Durante il controllo di un esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande in via Rocca Cencia, sono state controllate 16 persone tra cui il titolare ed un dipendente dove gli agenti della Polizia di Stato, hanno accertato la mancanza della prescritta certificazione verde di un avventore che è stato sanzionato così come il gestore che ne ha consentito l’ingresso senza controllo. L’attività è stata chiusa per 5 giorni.
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