Jenne – Prosegue l’azione di repressione del fenomeno del bracconaggio nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, dopo il sequestro di un fucile effettuato alcune settimane fa. Nei giorni scorsi infatti i Guardiaparco dell’Ente Parco, durante una specifica operazione di sorveglianza effettuata in prossimità del confine abruzzese, hanno sorpreso altre due persone armate che si muovevano a piedi, con cani al seguito, in evidente attività venatoria all’interno del territorio dell’Area Protetta ed in ambito montano, ad una quota di circa 1500 mslm, in un quadrante considerato inoltre molto sensibile per la presenza di fauna selvatica. Le due persone fermate erano in possesso entrambe di fucili semiautomatici calibro 12 che al momento del fermo sono risultati carichi e pronti all’uso. Ai due uomini, di 38 e 46 anni, entrambi residenti in provincia di Frosinone, sono stati posti sotto sequestro giudiziario le armi e le munizioni che avevano al seguito e sono stati denunciati a piede libero presso la competente Procura della Repubblica di Frosinone per reati quali l’esercizio di attività venatoria ed introduzione di arma in Area Protetta.