L’Aquila – “Un territorio ancora in ostaggio.” Con queste parole l’associazione “Salviamo la Piana” punta il dito su un ostruzionismo ambientale che non ha sicuramente precedenti nella bella realtà di Campo Imperatore. In una nota social così spiegano la loro posizione:
“Politiche barbare continuano ad accentrare privilegi in cittá e a escludere intere comunitá locali dell’Abruzzo rurale e montano aquilano dalle strategie principali di sviluppo locale e gestione delle risorse naturali e culturali del territorio.
La politica di chiusura delle strade di accesso a Campo Imperatore e l’assenza di un piano integrato di sviluppo sostenibile dell’intero comprensorio montano aquilano continuano a esacerbare iniquità e sottosviluppo, violando il diritto umano inalienabile di accesso a un bene comune come la Piana di Campo Imperatore
Non possiamo che augurarci che questo 2022 con il nuovo PNRR sia l’anno di svolta per uno sviluppo più equo e sostenibile che favorisca trasformazioni verso la sostenibilitá e la resilienza delle areeinterne e delle comunitá locali che ci vivono e lavorano.”