Redazione – “Sono un sindaco civico e quindi le strumentalizzazioni non mi piacciono,- con queste parole Vincenzo Giovagnorio sindaco di Tagliacozzo ha esordito in una articolata nota in cui spiega nei dettagli cosa sia realmente avvenuto nella giornata di ieri a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il primo cittadino tuona contro le strumentalizzazioni che stanno girando in rete e punta il dito contro il M5s: “per amore di verità chiarisco che: 1) la battaglia dei sindaci per questo problema dei rincari è iniziata a gennaio 2018 con il parlamento sciolto e nel pieno della campagna elettorale quando tutti possono dire e non dire e promettere o non promettere tutto e il contrario di tutto; 2) il Ministro oggi, pur essendo stato avvisato da agosto, aveva “smarrito” l’istanza scritta e protocollata in data 5 settembre dei sindaci abruzzesi e laziali; 3) dalle 10.30 alle 12.30 siamo stati tenuti a bada sotto il ministero dalle forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa (con tutto che noi indossavamo le fasce) come fossimo dei facinorosi e pericolosi ultras; 4) quando abbiamo ricevuto conferma che nessuno ci avrebbe ricevuto, abbiamo cominciato a gridare: “vergogna! vergogna!” e solo allora un funzionario di polizia si è degnato di interloquire col gabinetto del ministro che in definitiva ha accondisceso a ricevere una delegazione; 5) non sono stati fatti entrare nel ministero: i vertici istituzionali della nostra Regione, le rappresentanze delle categorie interessate e le rappresentanze sindacali;
6) se non fossero morte più di 40 persone a Genova, il ministro avrebbe seguitato a non ascoltare e non avrebbe mai accondisceso ad inserire nel “Decreto Genova” (che non sarebbe esistito) il provvedimento di sospensione dei rincari autostradali della A24 e A25; 7) stiamo ricevendo qualche attenzione in più da parte degli organismi governativi dal 14 agosto. Viva l’Italia dove per essere ascoltati occorre sempre un preventivo sacrificio di vite umane. Unico parlamentare presente in tutta la situazione l’on. Stefania Pezzopane che alle 12.45 è entrata nel palazzo ministeriale (ne ha facoltà per il suo ruolo istituzionale) non essendo stata impedita dagli agenti di polizia e ha sollecitato l’incontro con il gabinetto del ministro; 8 ) nessun dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, sia dell’Abruzzo sia del Lazio, è intervenuto stamattina a supporto della protesta di più di 80 sindaci, né ha mai partecipato a riunioni o iniziative nel corso di questi 9 mesi di “battaglia”.