Riofreddo – Proseguono le indagini per il caso del maremmano pestato e ridotto in fin di vita e gettato in un fosso nel piccolo borgo della Valle Aniene situato al confine tra Lazio e Abruzzo in provincia di Roma. Pochi giorni fa il ritrovamento del povero quadrupede che venne trasportato dal servizio veterinario della Asl in una clinica specifica di Roma.
Ma le sofferenze del povero cane, lo stato di inguaribilità a causa delle percosse subite ha fatto sì che i medici veterinari optassero per l’eutanasia animale. Un gesto estremo finalizzato ad evitare al povero cane ulteriori ed atroci sofferenze.
E dopo la soppressione del cane, resta ancora una forte indignazione per l’accaduto. Molte le associazioni ed i cittadini che a vario titolo e ruolo chiedono lumi e vorrebbero giustizia rispetto ad un gesto inqualificabile.
Le indagini proseguono sia da parte dei Carabinieri di Vallinfreda in tandem con il comando di Subiaco, e poi sono curate anche dall’Amministrazione comunale. Il sindaco Giancarlo Palma, si è detto più volte costernato e sta facendo tutto il possibile per tentare di far luce su una vicenda dai lati ancora oscuri e tutti da chiarire.