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Caparezza porta in scena il suo mondo a ‘Rock in Roma’

Il rapper di Molfetta ha infiammato il pubblico dell'Ippodromo Capannelle con i suoi grandi successi e l'esecuzione dei brani dell'ultimo album 'Exuvia', in uno spettacolo a 360 gradi

ROMA – Il concerto di Caparezza all’Ippodromo Capannelle di Roma è stato un vero spettacolo. Non è un giudizio di merito, ma l’ennesima conferma che i live dell’artista di Molfetta non sono mai dei “semplici” concerti. Anche per l’Exuvia Tour, iniziato il 25 giugno a Treviso e che si concluderà il 13 agosto a Majano (Udine), Caparezza ha portato sul palco il suo mondo, che non è fatto di sola musica.

UN CONCERTO INTERGENERAZIONALE

Il rapper si è esibito a Capannelle nel cartellone di ‘Rock in Roma‘, richiamando fan di tutte le età: ragazzi, certo, ma anche tante persone che lo seguono dagli inizi e hanno ormai superato gli -anta (e d’altra parte lo stesso rapper compirà 49 anni a ottobre). Tra questi, non sono stati pochi coloro i quali hanno portato con sé i propri bambini. E se non si può pretendere che i più piccoli comprendano il senso dei testi – mai banali e pieni di riferimenti e citazioni – di Caparezza, si saranno però goduti la messa in scena.

GLI “OGGETTONI” SUL PALCO DI CAPAREZZA

Il rapper pugliese non ha infatti deluso gli appassionati e anche in questo tour ha riempito il palco di “oggettoni” (la definizione è sua): in particolare, nell’Exuvia Tour a prevalere sono gli animali. Si va dal dragone alla mantide religiosa (in ‘Contronatura’), passando per lo Stregatto, lo ‘Stanconiglio’ e tutto il mondo di ‘Alice nel paese delle meraviglie’ (‘Il mondo dopo Lewis Carroll’), fino ad arrivare al leggendario ippogrifo (in scena per ‘Vengo dalla luna’) e alla cicala (per ‘Vieni a ballare in Puglia’). E in un’occasione (‘Fugadà’) è lo stesso Caparezza a trasformarsi in una lumaca.

I TEMI DI ‘EXUVIA’

Ma sul palco di Caparezza, accompagnato oltre che dal fidato Diego Perrone e dalla sua band anche da quattro ballerini, c’è spazio anche per letti e altalene, troni e sedie, vasi di fiori e funghi, castelli di carte e musicassette (e il rapper quasi si è scusato con il suo pubblico più giovane: “Non vi spiego nemmeno cosa fosse questo oggetto”). Tutto rigorosamente in formato extra large. In pratica, per ognuna delle canzoni dell’ultimo album – tutte in scaletta tranne una, ‘Azzera pace’ – sul palco è arrivato qualcosa di nuovo ad accompagnare la scenografia dominata da un sole formato da rami di alberi, a voler richiamare la foresta. Quest’ultima, insieme al momento di passaggio da una fase a un’altra, è il tema portante dell’ottavo disco di Caparezza, come ha spiegato lo stesso artista sul palco definendo ‘Exuvia’ un album “molto difficile e da me molto amato”.

LA SCALETTA

Per dare spazio alle 13 canzoni del suo ultimo lavoro, l’artista pugliese ha ovviamente dovuto operare dei tagli dolorosi per il pubblico: nelle quasi due ore e un quarto di concerto, iniziato con ‘Chantology’ in featuring con Matthew Marcantonio, in scaletta si trovano comunque tracce da ognuno degli otto dischi pubblicati da quando Mikimix si è “evoluto” in Caparezza, a parte il primo lavoro ‘?!’ e il terzo,’ Habemus Capa’. Presenti le ballad ‘China Town’ e ‘Una chiave’, ma a infiammare il pubblico sono state soprattutto ‘Vengo dalla luna‘, ‘Vieni a ballare in Puglia‘, ‘Mica van Gogh‘ e ‘Abiura di me’, oltre al primo grande successo, ‘Fuori dal tunnel‘, che ha chiuso il concerto.

LE ‘LEZIONI’ DI CAPAREZZA

In diversi momenti del suo spettacolo, Caparezza si è anche fatto divulgatore e, tra il serio e il faceto, ha citato i capolavori di Dante Shakespeare, ha “raccontato” l’Orlando furioso di Ariosto, ha parlato di arte, illustrando la pittura materica di van Gogh, ma anche di incomunicabilità e della dicotomia tra fiducia (che è critica, quindi può essere buona) e fede (che è incrollabile e cieca e può avere effetti nefasti). Infine, spazio anche alla medicina, quando sul palco è salito un uccello a suonare un flauto, simbolo dell’acufene che tormenta l’artista da qualche anno. E che fa tremare i fan per l’ipotesi di un ritiro dalle scene dell’artista.

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LA SCELTA CHE FARÀ STARE BENE CAPAREZZA

In un momento chiave del concerto, il rapper di Molfetta ha messo in fila due canzoni che idealmente si parlano: ‘La scelta’, secondo singolo del nuovo album, in cui Caparezza mette a confronto le vite di Ludwig van Beethoven, completamente dedicata alla sua musica poi divenuta immortale, e di Mark Hollis, frontman della band inglese Talk Talk che all’età di 33 anni decise di ritirarsi per dedicarsi alla famiglia; il secondo brano è ‘Ti fa stare bene‘, un invito ad ascoltare il proprio cuore e seguire ciò che è meglio per se stessi.

Caparezza sul palco non ha sciolto i dubbi su quale sia la scelta che lo farà stare bene (“Ho scelto Beethollis”, ha scherzato), non diradando dunque le nubi che si stagliano all’orizzonte. Ma ha chiesto ai fan, qualunque essa sarà, di accettarla. E ha salutato tutti, con in sottofondo ‘Eterno paradosso’, così: “L’importante è che sono vivo”.