Caro tasse Arsoli; la minoranza replica al Sindaco Caucci: “arriveremo al Presidente della Repubblica”
Arsoli. Alle dichiarazioni del Sindaco di Arsoli Gabriele Caucci, replica il gruppo di minoranza Volta la Carta: “Questa la cronaca di una questione di cui Volta La Carta non ha mai perso di vista l’aspetto politico e per la quale ha aperto con decisione e fermezza il confronto. Il gruppo di Minoranza Volta la Carta ha affrontato il problema Tari, come tutte le questioni discusse in consiglio, esclusivamente sul piano politico e si è opposta sin da subito all’approvazione del Bilancio previsionale 2015 in una seduta particolarmente accesa del 11 Agosto 2015.
Questo è accaduto fino al consiglio del 27 novembre 2015, nel corso del quale è stato richiesto l’annullamento del Piano Tari e sono state espresse con estrema chiarezza le motivazioni per cui il Piano finanziario produce un’iniqua ripartizione dei costi del servizio. Costi peraltro spropositati, frutto di una gestione scellerata che perdura da ben sette anni e portata avanti esclusivamente da questo gruppo politico di Maggioranza.
Successivamente, nei primi giorni di dicembre tutta l’Amministrazione è stata invitata ad un incontro pubblico con la cittadinanza per trovare una soluzione condivisa che potesse correggere il tiro di una scelta politica amministrativa che ha prodotto effetti oggettivamente dannosi sulla cittadinanza, e che ha colpito in particolare le famiglie numerose, proprio quelle che stanno pagando gli effetti negativi dell’attuale crisi socio economica del nostro paese.
L’invito, come già è accaduto per altre proposte presentate dalla Minoranza, non è stato accolto e loro hanno preferito non partecipare.
Questo ostinato atteggiamento poco propenso ad ascoltare e prendere in considerazione le ragioni di una parte politica alternativa, hanno indotto la Minoranza a ricorrere ad altri organi per far valere le proprie ragioni in difesa dei diritti del cittadino.
L’obiettivo di ottenere l’annullamento era, ed è legato strettamente a questioni concrete che, al di là di qualsiasi posizione politica, dovrebbero far riflettere gli Amministratori e portarli a convergere verso soluzioni condivise nell’esclusivo interesse dei cittadini.
Il perentorio del MEF di annullare in autotutela la delibera, indipendentemente dall’aspetto formale per cui il Ministero ha richiesto di procedere, era un’occasione per l’Amministrazione per uscire dignitosamente da una situazione incresciosa creata a danno della popolazione.
Per questo Volta La Carta si è sentita in dovere di presentare, dapprima un esposto al Ministero delle Finanze, ed ora, vista la ferma opposizione che sta perpetrando la Maggioranza anche nei confronti degli enti sovracomunali, a ricorrere al presidente della Repubblica e alla Commissione Tributaria.
Ora la posizione ostinata e irragionevole della Maggioranza che vuole a tutti i costi portare l’Ente di fronte alla giustizia Amministrativa, porterà il Comune stesso a spendere inutilmente altri soldi pubblici prelevati dalle tasche dei cittadini per affrontare spese legali che saranno avviate solo per cercare di salvare la faccia.
La questione, seppur ora in mano alla giustizia Amministrativa, non ha affatto perso di vista le ragioni politiche per cui ha avuto origine.
Vogliamo fermamente che i cittadini possano vedere presto conclusa questa vicenda e finalmente conoscere la verità dei fatti, ossia come l’iniqua distribuzione della tassa è frutto di una scellerata scelta politica e di un’errata applicazione della delle leggi in vigore.”