Carseolano e Valli Aniene e Turano confinati nella fase 2? Confinelive lancia appello alle istituzioni
l'economia del comprensorio zonale rischia ulteriori aggravamenti causati dalle quarantene regionali
Redazione – Ed ecco che la fase tanto attesa, invece di “aprire” gli orizzonti li chiude. Stavolta è la fase 2 di ripresa che poi è probabilmente di maggior chiusura rispetto ad altre situazioni. Le aree geografiche infatti andrebbero analizzate in base ad altri elementi e non trattare attività commerciali e produttive, e cittadini come pedine del monopoli relegate a non poter varcare i confini della regione vicina.
Il comprensorio del carseolano, Piana del Cavaliere e la Valle dell’Aniene così come la valle del Turano sono una zona contigua, che vede tre province intersecarsi in una delimitazione territoriale puramente burocratica ma non nel tessuto sociale ed economico.
Secondo le nuove quarantene del terzo millennio ora non saranno le mura domestiche a chiuderci ma le regioni. E quindi Camerata Nuova isolato borgo in provincia di Roma ma contiguo all’Abruzzo diciamo noi, ad esempio come farà? Non potranno nemmeno andare a Rocca di Botte?
E poi come si vuol “riavviare” un territorio già ucciso dalle restrizioni se poi non si consente il movimento all’interno delle aree geografiche di confine?
Noi facciamo appello alle istituzioni, ai sindaci, agli stessi presidenti delle contigue regioni Lazio e Abruzzo affinchè si trovi una soluzione da adattare in base alle esigenze dei territori.
Il carseolano, in particolare è un lembo della terra d’Abruzzo praticamente ai margini della Marsica est, e le cui attività e tessuto sociale si svolge prevalentemente nei rapporti con le vicine valli dell’Aniene e valle del Turano. Stessa cosa vale per codeste valli che trovano nel carseolano un punto di riferimento per determinati servizi.
E quindi la problematica delle aree di confine come nel caso in fattispecie va trattata nello specifico, con una deroga che comprenda i singoli comuni a questo punto. Altrimenti si rischia l’isolamento morale, psicologico, commerciale e produttivo.
Appello ai sindaci di Lazio e Abruzzo affinchè l’unione intrapresa per le battaglie autostradali prosegua subito in maniera tale da incidere ora nel momento delle scelte, che se scellerate saranno l’attuazione del proverbio “dello cotto sopra all’acqua bullita”.
Appello alle istituzioni Fase 2 Confini regioni Lazio Abruzzo
Publiée par Confinelive sur Jeudi 23 avril 2020