CARSOLI – Ha suscitato scalpore la notizia riportata dal giornale “Il Messaggero” che si riferisce ad un provvedimento disciplinare adottato nella giornata di ieri a carico del Responsabile di Polizia Locale di Carsoli Stefano Zazza e dell’agente scelto B.A. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, il segretario comunale dott. Francesco Cerasoli, quale responsabile dell’ufficio provvedimenti disciplinari , ha firmato il provvedimento di licenziamento in tronco notificato ufficialmente ai due interessati.
Ciò fa seguito ad una lunga vicenda di contestazioni di reati, tra i quali l’assenteismo, accuse che avevano causato nel febbraio scorso, anche la sospensione temporanea dal servizio a carico del comandante per la durata di otto mesi. In relazione ad un disposto del giudice il Comandante ha potuto poi riprendere regolare servizio.
Nell’agosto scorso il Pubblico Ministero ha concluso le indagini – come spiega il Messaggero – ed ha disposto il rinvio a giudizio a carico del comandante e dell’agente scelto con la contestazione di una serie di reati.
E sarebbero proprio l’insorgenza del rinvio a giudizio ed i relativi capi di imputazione le basi su cui si fonda l’esecuzione del provvedimento disciplinare la cui competenza ricade nella figura del segretario comunale quale organo di valutazione.
Nella stessa giornata di ieri, il comandante della P.L. ha dichiarato al Messaggero, di essere rimasto sbalordito dal licenziamento, e che per l’appunto l’udienza preliminare del rinvio a giudizio è stata fissata per marzo del 2023. Sull’atto di licenziamento, i due interessati avrebbero già preannunciato ricorso al giudice del lavoro, sempre per come dichiara “Il Messaggero”. Seguiranno aggiornamenti.