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Carsoli, aggressione nottetempo nella zona commerciale, interviene la Pezzopane

Pezzopane tuona, basta violenza alle donne, ora certezza della pena e rivoluzione culturale

Carsoli.  La Pezzopane (Pd) interviene, “L’ennesimo strupro nei confronti delle donne. Nella notte di Halloween a Carsoli, una ragazza di 23 anni è stata aggredita e violentata da un branco di giovani in un locale della zona commerciale. E’ ora di gridare tutti insieme : BASTA! Basta a questi atti di violenza barbara perpretata nei confronti delle donne. Mentre gli inquirenti sono al lavoro non si può che esprimere tutto il nostro dolore ed il rifiuto di questi inaccettabili comportamenti criminali. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà verso la giovane vittima , dobbiamo insistere affinchè vengano applicate le leggi e ci sia certezza della pena. Anche le ultime norme sul codice rosso e sul femminicidio vanno applicate con fermezza. Ed è anche del tutto evidente che questo è importante ma purtroppo non sufficiente. Occorre un profondo cambiamento culturale che deve riguardare la scuola e le famiglie italiane. Non è la prima vicenda accaduta in discoteca, ricordo l’episodio gravissimo di Pizzoli qualche anno fa. Anche in questi spazi frequentati da giovani bisogna promuovere valori e non odio. Per ribadire tutta la nostra condanna verso questa incultura violenta è maschilista , il Pd si ritroverà lunedì 3 novembre a Nereto, in provincia di Teramo, dove si è registrato un altro drammatico episodio di femminicidio. Sarà con noi la senatrice Valeria Valente”.

n.d.r.

Nel comunicato stampa diramato dall’On Pezzopane, condivisibili i contenuti contro ogni forma di violenza contro le donne, ma ci teniamo a   precisare che i fatti riportati sono riferiti ad una aggressione con ipotesi di stupro, e nessun branco coinvolto e fatti non avvenuti all’interno di un locale. L’aggressione è avvenuta all’esterno, e le forze dell’ordine sono alla ricerca di un ragazzo di Avezzano ed un suo compagno di Crotone i quali saranno probabilmente stati già interrogati dal Gip. Se altri giornali esasperano o amplificano i fatti, sbagliano e ci dissociamo da questo intento che non rappresenta il nostro modo di fare informazione”. La redazione