Carsoli, ecco il fiume Rio Valle Mura ed il nuovo deflusso realizzato con la costruzione della diga artificiale
Carsoli – Ed eccolo il nuovo fiume Rio Valle Mura, che in seguito ai lavori di costruzione della diga artificiale ha visto cambiare il suo percorso naturale. Ora il letto fluviale transita al centro di una vasta area di terreni sui quali grava la servitù di allagamento e per questo motivo sono stati oggetto di procedura espropriativa. Il nuovo fiume, confluisce, come in precedenza con l’altro Rio Sant’Antonio proveniente da via dei Marsi e praticamente in piazza Marconi i due corsi fluviali si fondono dando vita al fiume Turano. Tutto cio’ sta avvenendo in seguito a procedure iniziate anni or sono, ossia quelle relative alla costruzione della diga e vasche di laminazione. Lavori per un finanziamento di oltre cinquemilioni di euro, che era una prima tranches di un finanziamento di oltre undici milioni di euro per l’abbattimento del rischio idrogeologico. In questo caso, i soldi (tanti) non passano nemmeno per il bilancio comunale, che restano nei piani finanziari del Ministero, successivamente trasferiti come competenza alla Regione Abruzzo. Il Comune di Carsoli, nel 2012, chiese ed ottenne dalla Regione e dal Ministero dell’Ambiente di essere nominato come “ente di avvalimento” dell’imponente opera che venne presentata dalla Soc. Beta Studio nella sala consiliare nel Luglio 2010. Un modo che avrebbe consentito, (come tralaltro è stato ed è), di poter intervenire sulla progettazione e sul poter decidere direttamente del proprio territorio. Se così non fosse stato, il Comune di Carsoli avrebbe visto passare sopra la propria testa la realizzazione di una opera sul suo territorio senza minimanente entrarvi nella fase gestionale e progettuale. Con l’avvalimento, l’ente è intervenuto nel merito, e scelte successive hanno permesso di “sfruttare” al meglio i soldi ministeriali, facendo inserire altre opere importanti come la tombatura di parte del fiume Turano, poi rimossa, ed altre ed eventuali modifiche. Come nella prima fase, intervennero variazioni all’opera stessa ritenuta poi eccessivamente invasiva, e anche la terminologia di Costruzione diga venne tramutata in Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, proprio per dare all’ente la facoltà di rideterminare alcuni aspetti eventualmente necessari e con una maggiore estensibilità.
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