La mattina del 21 Marzo 1989 all’età di 54 anni Aldo Ciccosanti, ebbe a lasciare improvvisamente la vita terrena. A distanza di 33 anni dalla sua scomparsa, ne ricordiamo la sua memoria di persona amata e particolarmente benvoluta in tutta la comunità. Un carattere cordiale, sempre pronto ad aiutare il prossimo. Aldo ebbe a vivere intensamente la realtà di Carsoli profondendo sempre un attivo impegno per le attività sociali, partendo dallo sport nella dirigenza della gloriosa squadra del Carsoli. Per poi approdare all’impegno per tanti anni nell’amministrazione comunale dove ricoprì anche il ruolo di vice sindaco con l’allora sindaco Giovanni Alberto Marcangeli.
Non ebbe mai a fare distinzioni, e fece del suo impegno politico ed istituzionale una ragione di vita. Fu protagonista di tante fasi storiche della vita di Carsoli, come l’inaugurazione dell’autostrada A24, e partecipò attivamente alla redazione dei piani di ricostruzione della città gravata dalla distruzione degli eventi di guerra. Per tutti era amichevolmente “Zampettone“, un soprannome che gli era stato tributato proprio in relazione alle sue capacità calcistiche espresse in gioventù.
Durante i periodi “difficili” dell’epoca postbellica, in particolare la sua mano fu sempre tesa ai più deboli, a quanti si trovavano nelle condizioni di difficoltà ai quali non fece mancare il suo riservato e discreto aiuto. E’ stato un importante punto di riferimento per tutti, e grazie al suo carattere particolarmente gioviale e rispettoso si conquistò la stima ed il rispetto di tutto l’arco politico locale ed Abruzzese.
Forte portatore dei valori morali e cattolici fu impegnato per anni nella azione della Democrazia Cristiana facendo spola con i compianti on.li Lorenzo Natali, Remo Gaspari, unitamente al suo gruppo politico amministrativo, al fine di ottenere sempre importanti benefici per la rinascita di Carsoli, con particolare riferimento agli insediamenti produttivi che ebbero ad approdare a Carsoli in quello che sarebbe poi diventato un Distretto industriale di rilevanza regionale.
La sua propensione alla moderazione, alle relazioni pubbliche, le sue capacità, lo caratterizzarono fortemente anche nel suo impegno professionale presso la sede Inail di Avezzano, dove ancora oggi dai veterani dell’epoca, viene ricordato ancora con grandissimo affetto.
E con affetto lo vogliamo ricordare su queste nostre colonne, delle quali sarebbe oggi sicuramente orgoglioso. Molto di quello che siamo oggi, è anche dovuto a lui, ai suoi insegnamenti che comunque sono tuttora vivi e presenti anche a distanza di tanti anni.
Amante della famiglia, dell’amicizia, della convivialità e dello stare insieme, Aldo è stata una persona splendida, un esempio da seguire.
Lo ricordiamo oggi a quanti lo hanno conosciuto e a quanti non ne hanno avuto il modo, poichè troppo presto strappato alla vita terrena.
R.i.p.