La seduta consiliare di ieri sembra aver svegliato alcuni ardori nell’ambito della politica amministrativa locale. che ha prodotto un sonoro comunicato stampa diramato dal Segretario del Pd di Carsoli.
Il tenore del comunicato evidenziava una “presunta incoerenza” poichè il tal consigliere Imperiale avrebbe consentito il raggiungimento del numero legale con la sua partecipazione ai lavori, in quanto assenti alcuni consiglieri di maggioranza, tra i quali un componente della giunta e ne avrebbe quindi impedito la decadenza…
Raramente intervengo su queste colonne, ma essendo tirato in ballo l’interesse della istituzione locale ed il ruolo con cui il democratico voto popolare consente di partecipare alla vita pubblica ritengo sia necessario un approfondimento.
Non capisco i clamori ed i livori personali sollevati dal Segretario del Pd locale di Carsoli , in quanto la nostra azione consiliare, come sempre, è improntata esclusivamente sul senso delle Istituzioni.
Quando si partecipa ai Consigli Comunali, non ci mettiamo di certo a fare la conta sui presenti e a tramare tranelli poiché cio’ non rientra nel nostro stile e nelle nostre prerogative.
Ritengo piu’ opportuno invece doversi concentrare sui problemi da affrontare, sulle carte da studiare e sulle decisioni che il Consiglio deve prendere nel rispetto degli adempimenti previsti dalla legge.
Nel corso della seduta consiliare sul rendiconto, abbiamo rilanciato in maniera chiara la costituzione di un nuovo percorso territoriale di proposta e di azione sul quale stiamo lavorando. Dobbiamo concentrarci sul sociale e sulle reali esigenze delle persone che non hanno certo colore politico. Alle criticità faremo corrispondere concrete proposte di soluzione, ed il piano di discussione per me resta sempre quello istituzionale puro a cui mi sono sempre ispirato.
Questa città, ha bisogno di una spinta propulsiva e non di polemiche vecchia maniera, personalismi e toni offensivi. E noi sul tavolo del confronto vogliamo ed intendiamo stare con chi, condivida il rispetto di tali obiettivi e prerogative.
Del resto i problemi reali di una città li sente chi li vive, e si adopera per affrontarli e non chi spasseggia e fa politica come passatempo
Ma oltre a tutto cio’ una minor dose di livore ed una maggiore dose di intelligenza ci farebbe anche analizzare aspetti differenti che legano oggi l’attività istituzionale di pari passo con la crisi nazionale in cui stiamo vivendo.
In quei livelli, le larghe intese ed innovative forme di dialogo e di rispetto hanno prodotto se non altro una formula di governo che ha visto comunque avanzare una nuova classe politica dove Alfano, che era il vice di Berlusconi è oggi il Ministro del Segretario Nazionale del Pd nonchè Presidente del Consiglio dei Ministri.
In politica mai dire mai, la politica è l’arte del possibile…molti sono gli slogan che si possono adattare ad ogni situazione…ma all’origine di tutto dovrebbero esserci riflessioni intelligenti, lungimiranti e democratiche. (Daniele Imperiale)