Carsoli, chi spegne e chi accende. Rischi e conseguenze dell’indolenza conclamata delle sterpaglie bruciate
Carsoli – Si resta sicuramente allibiti dall’indolenza e dalla noncuranza che si verifica comunque quotidianamente nel territorio nel mettere a rischio la sicurezza di tutti. Con queste parole viene accompagnato lo scatto trasmesso alla redazione questa mattina da Carsoli. Dopo tutto quello che sta accadendo nella zona, i rischi derivanti dagli incendi, la siccità perdurante, l’ordinanza del sindaco che vieta perfino i fuochi artificiali, ecco a cosa si deve assistere. Basta guardare la foto e non c’è bisogno di altri commenti. Sono le ore 8.10 del 12 agosto 2017. Bruciare sterpaglie è una pratica molto diffusa, anche se accendere fuochi ricordiamo che dovrebbe essere comunque vietato dalla legge. Il condizionale è d’obbligo, ovviamente. Se non si porta la cintura magari si è trattati come delinquenti, e chi invece mette a repentaglio la sicurezza di tutti, e causa comunque la diffusione di fumi nell’aria, non ha mai avuto alcuna conseguenza. Mal comune mezzo gaudio, questo nella ritualità delle cose, ma nel momento in cui ci sono ordinanze di divieto di qualsiasi innesco, l’indolenza resta inalterata e mette a rischio il territorio. E’ così che poi possono accadere le disgrazie. Tutto avviene come si può osservare in presenza di un traliccio dell’alta tensione, ed in una zona esposta al traffico e quindi anche al presunto controllo. Il Sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro proprio ieri ha voluto ringraziare la Protezione Civile di Carsoli, la Croce Rossa di Carsoli, i Carabinieri, i Carabinieri Forestali, la Protezione Civile di Oricola e i cittadini privati che hanno dato un apporto significativo a spegnere l’incendio che si era originato l’altro ieri in zona Vigne Vecchie. Probabilmente l’innesco potrebbe essere ricondotto alle solite sterpaglie da bruciare. Proprio non si resiste. Ed è così che spegne chi accende, e come dicevano gli antichi in vernacolo: chi somenta e chi sparupa. Ai posteri le ardue sentenze. #nonpensiamosoloallecinture