Carsoli verso le elezioni 2020, iniziano le grandi manovre. I primi nomi per il futuro totosindaco
In campo diversi i nomi dei papabili primi cittadini che potrebbero concorrere alle prossime amministrative
Carsoli – Manca ormai un anno al rinnovo degli organi istituzionali del comune di Carsoli. Nel maggio 2020 si dovrà procedere per scadenza naturale alla elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale. Molte le ipotesi in campo per un quadro politico sicuramente in evoluzione. Nelle file del centrodestra già si sta tentando un rassemblement per seguire gli andamenti regionali in cui Lega in testa, Fdi e Forza Italia possano dar vita ad una coalizione per governare in linea con la politica regionale. Nel contesto inverso, ossia nel centrosinistra, si osserva la presa di posizione del Partito Democratico che rompe il torpore generale ufficiale caratterizzandosi come forza trainante nella coalizione di riferimento e aprendo di fatto il dialogo ad associazioni, gruppi, movimenti annunciando una politica pluralista. Il messaggio del pd (clicca qui per leggerlo) oltre a volersi caratterizzare come gruppo consiliare in una situazione interna alla maggioranza, è di fatto una apertura al futuro. Il totosindaco è comunque già iniziato ed appare certa la ricandidatura del sindaco in carica Velia Nazzarro, che potrebbe dar vita ad una lista di natura civica e però occorrerà capire e quindi verificare se sussistano nuove condizioni di accordo con il Partito Democratico o se questo possa invece decidere di mettere in campo autonomamente altri nomi come quello dell’attuale Assessore Rosa De Luca, oppure si potrebbe profilare un ritorno in campo dell’ex sindaco Mario Mazzetti. Dal centrodestra, al momento non vi sono comunicati ufficiali, ma c’è sicuramente un certo fermento e già sullo specifico tema elezioni sono in corso riunioni ed incontri vari. I nomi del totosindaco evidenziano il ritorno dell’ex Sindaco Domenico D’Antonio, attuale capo gruppo di minoranza ma nella stessa coalizione ci sono anche altri nomi in circolazione come quello di Marco Bernardini (Lega) e di Riccardo Zazza (Fdi). Poi semprechè strada facendo, scontenti didiqquà e scontenti didillà non diano vita a qualche trasversalità, del resto la politica è l’arte del possibile.