Carsoli: Dal Coordinatore del gruppo Responsabilità Popolare riceviamo e pubblichiamo:
“Manca poco ormai alla conclusione della campagna elettorale e volevamo riassumere in una sintesi il percorso del gruppo di Responsabilità Popolare. Come già ampiamente pubblicato precedentemente, questa iniziativa è partita nello scorso periodo natalizio. Nasce per la strada, da quel vivere quotidiano, incontrandosi casualmente ma poi finire per discutere sempre su quello che stava accadendo al nostro Comune. La preoccupazione ( politica )di quello che stava per succedere era fondata. Nei primi giorni del mese di gennaio cade il Consiglio Comunale, 5 membri di maggioranza e 2 di minoranza si dimettono,( ad oggi non ne conosciamo ancora le motivazioni ufficiali) causando il Commissariamento del nostro Comune e successivamente l’esclusione dal Consiglio Provinciale ( proprio perché commissariati). Così spontaneamente un piccolo gruppo di persone, provenienti anche da convinzioni ideologiche diverse, si ritrova e condivide che stravolgere un percorso iniziato e interrotto bruscamente potrebbe aggravare una situazione già difficile per il nostro paese. Cresce l’idea, fondata solo su principi di responsabilità e partecipazione dei cittadini, a sostenere per quanto sia possibile un progetto che dia continuità. Successivamente alcuni di noi si accordarono per un incontro con il gruppo di Città al Centro e dopo alcune riunioni tutti insieme alla fine di gennaio mettemmo in piedi un unico gruppo chiamato appunto Responsabilità Popolare nominando il coordinatore, il direttivo composto da 10 persone e indicando Daniele Imperiale come candidato. Il passo successivo è stato quello della creazione di un nostro programma realizzato dalle indicazioni di tutti condiviso poi (dopo aver fatto l’accordo elettorale) con quello del gruppo Indietro Non si Torna e gli altri elementi della composizione elettorale arrivando ad un progetto unico. La linea politica, durante i dibattiti nelle riunioni, è stata stabilita verso una scelta che puntava ad una aggregazione piuttosto che alla formazione di una propria lista, si è concluso che era più saggio evitare ulteriori frammentazioni, puntando a soluzioni per quanto possibili solide e competenti, data la situazione. Tutti gli incontri pre-elettorali avuti con le forze politiche davano ogni volta una certa indicazione. Alla metà di Aprile abbiamo fatto l’accordo elettorale che tutti ormai conoscono. Coma già detto, il 01 giugno è il punto di partenza, sarà il via al nuovo corso per chiunque sia. Personalmente e vale anche per tutte le persone con cui ho condiviso questo percorso, ci siamo impegnati a sostenere un’idea cercando solo di dare qualcosa a vantaggio dell’interesse generale e rinunciando ( alcuni di noi ) quando sono state proposte candidature o eventuali incarichi. Manifestare le proprie idee è un diritto costituzionale, rispettare un’opinione diversa è un dovere civile e confrontarsi è democrazia. La diversità è un elemento di crescita, non altro.”