Tivoli – Nessun caso di positività al Covid-19 all’interno della casa di cura Ini-Medicus di Tivoli. Ieri è scaduto il periodo di sorveglianza sanitaria sulla struttura, che da oggi potrà riprendere regolarmente il suo rapporto con la città. A comunicarlo è il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, rimasto in queste settimane in costante collegamento con le direzioni sanitaria e amministrativa della struttura, le quali hanno mantenuto con il Comune un filo diretto di comunicazione quotidiana sull’andamento della situazione all’interno della casa di cura, soprattutto dopo il primo caso, emerso all’inizio della fase emergenziale, di un ospite di nazionalità straniera deceduto in un ospedale romano dopo aver contratto il nuovo Coronavirus.
In base a quanto comunicato al Comune dalla dirigenza della casa di cura Medicus, le direzioni sanitaria e amministrativa hanno attivato subito, sin dal 24 febbraio, le misure di sicurezza per la gestione dell’emergenza da Covid-19, adottate sulla base delle indicazioni del ministero della Salute, dell’Istituto superiore della Sanità e delle ordinanze emanate progressivamente dalla Regione Lazio. A questo protocollo si sono aggiunte ulteriori procedure interne di sicurezza dei ricoverati, dei pazienti ambulatoriali e del personale sanitario e amministrativo.
In particolare, si è provveduto dapprima istituendo un filtro di accesso all’ingresso della struttura con un questionario specifico, poi con la misurazione della temperatura per ogni persona in ingresso (visitatori e lavoratori) con termoscan. In un ulteriore momento sono stati limitati gli ingressi ai visitatori sino alla completa chiusura, mentre i lavoratori sono stati dotati del kit d’emergenza e dei dispositivi di protezione individuale necessari per affrontare l’emergenza e, poi, sono stati distribuiti i presidi idonei all’attività lavorativa. I lavoratori sono stati formati e informati. Inoltre le accettazioni dei pazienti nel reparto di Riabilitazione sono avvenuti secondo i protocolli e le indicazioni emanate dalla Regione. Ogni passaggio, come la direzione amministrativa ha specificato al Comune, è stato strettamente condiviso con il Servizio di Igiene pubblica territoriale.
“Il primo caso di positività all’interno della struttura – spiega il sindaco Proietti – aveva riguardato, nella fase iniziale dell’emergenza sanitaria, un ospite straniero che aveva possibilità di muoversi quotidianamente dalla struttura. Subito dopo altri quattro pazienti (tre nella stessa camera e un altro paziente a stretto contatto con i primi) erano risultati positivi al nuovo Coronavirus: nessuno di loro era residente a Tivoli. Proprio a seguito di questa situazione, l’autorità sanitaria, dopo richiesta della direzione della casa di cura Medicus e del Comune di Tivoli, aveva disposto il regime di sorveglianza sanitaria con divieto di nuovi ingressi e di dimissioni. Successivamente sono stati eseguiti 200 tamponi, dei quali 120 per pazienti e 80 per operatori sanitari: tutti sono risultati negativi. Dunque, l’azione repentina della struttura di isolare subito quei primi pazienti positivi si è dimostrata efficace”, aggiunge il sindaco. Ieri martedì 7 aprile si è concluso il regime di sorveglianza sanitaria, per cui ora sarà possibile ospitare nuovi pazienti oppure dimettere coloro che sono all’interno. “In questi giorni di sorveglianza sanitaria e quindi di impossibilità di entrare e uscire, la struttura si è prodigata per evitare il più possibile i disagi ai pazienti”, ha ricordato il sindaco, “sempre mantenendo la necessità di osservare le prescrizioni e i protocolli previsti dall’emergenza, consentendo tuttavia collegamenti via Skype tra i familiari e i pazienti di tutti i reparti di degenza”.
“È un chiarimento che mi premeva fare in questo particolare momento in cui si diffondono notizie che preoccupano da numerose case di cura e strutture sanitarie della provincia, della regione e di tutta Italia”, dice il sindaco. “Devo dire che ascoltando notizie di quel che succede ed è successo altrove, la rapidità e la professionalità con cui è stata affrontata l’emergenza all’interno della Medicus fino a oggi è da ascrivere alla determinazione con cui tutte le istituzioni – dal Comune all’autorità sanitaria sino alla casa di cura tiburtina – hanno affrontato l’emergenza. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile oggi comunicare che non ci sono positivi al Covid-19 all’interno della casa di cura”.