Caso “C’era una volta”, la replica del sindaco ai titolari: “tutto si può fare ma rispettando le regole”
Il primo cittadino interviene in riferiment
Carsoli – In riferimento all’articolo: Casus belli C’era una volta a Carsoli, Carlo Penna: invito il sindaco ad un confronto pubblico interviene con una nota stampa il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro che riportiamo integralmente:
“Intervengo sull’ argomento che sta assumendo dimensioni abnormi, anche per lo strano interessamento da parte dei media che danno risalto a esternazioni prive di fondamento prelevate dai social, quasi che questi fossero il “luogo della verità”.
Io voglio attenermi semplicemente agli atti tecnici del Comune: la rimozione di tavole e sedie dinanzi all’esercizio commerciale “C’era una volta”, effettuata in questi giorni, costituisce ottemperanza ad un ordine di rimozione di occupazione abusiva.
Quest’ultima occupazione abusiva da parte dell’esercizio commerciale ha avuto inizio lo scorso maggio ed è stata annunciata da una nota della titolare del Bar che, rivendicando la proprietà della Piazza della Libertà, che a suo dire sarebbe in regime di “corte comune”, ha occupato il suolo pubblico senza chiedere ed attendere il rilascio del relativo atto autorizzativo.
Sì, cari concittadini, avete proprio inteso bene: l’occupazione deriva dalla rivendicazione di un titolo di proprietà privata della Piazza della Libertà che, a detta dei titolari del “C’era una volta”, costituirebbe corte comune, utilizzabile a semplice comunicazione.
Ovviamente gli uffici tecnici hanno reagito all’ennesima arbitraria iniziativa disponendo un ordine di rimozione dell’abuso.
Conseguentemente, è giunta in Comune da parte della stessa titolare del Bar una richiesta di occupazione dello spazio antistante il Bar, questa volta con riferimento alle norme di semplificazione del rilascio dell’autorizzazione previste dal governo in occasione del gestione dell’emergenza.
La richiesta è stata respinta a causa dell’occupazione abusiva in atto al momento della presentazione dell’istanza.
L’Ufficio Urbanistico ha applicato un principio sacrosanto: il Comune può autorizzare una nuova occupazione solo previa rimozione dell’ abuso in corso.
Questo principio è stato chiaramente espresso dalla sentenza del Consiglio di Stato del 16.12.2019 che ha deciso in merito alle occupazioni abusive del recente passato del “C’era una Volta” (a seguito di questa sentenza “finale”, qualcuno si è finalmente deciso a rimuovere, anche se in ritardo, gli abusi – come verificato da tutti). È incontrovertibile il principio di diritto: l’amministrazione concede l’occupazione di suolo pubblico, sia con provvedimento negoziale sia con provvedimento unilaterale amministrativo solo “ una volta rimossi gli abusi contestati”.
E come se ciò non fosse sufficiente, il Comune nel ultime settimane si è visto notificare dai titolari del C’era una Volta, due nuovi ricorsi giudiziali nei quali rivendica la proprietà della Piazza della Libertà e la possibilità di utilizzarla senza versare il canone di occupazione: dinanzi a tale assurda pretesa l’amministrazione sarà costretta ad affrontare nuove spese legali per difendere i diritti della collettività dinanzi ad una rivendicazione assurda!
Come Sindaco, nel rispondere all’invito di un confronto pubblico che assume il sapore di una mera strumentalizzazione, dichiaro di essere ben lieta di portare all’attenzione di tutti gli atti giudiziari e le sentenze che hanno interessato la vicenda del C’era una Volta nonché lo scambio di tutta la corrispondenza depositata in comune, attività che necessita del rilascio dell’autorizzazione dei soggetti coinvolti (trattandosi di vicenda privata): in questo modo chiunque sia realmente interessato ad approfondire la questione, avrebbe la possibilità di formarsi una propria idea non condizionata dalle futili chiacchiere dei social.
Il rispetto delle regole e l’imparzialità nei confronti dei cittadini sono i valori che questa amministrazione intende ribadire in ogni sede, onde opporsi ad iniziative infondate ed ostinate di chiunque voglia scavalcare le regole e accampare diritti insussistenti e lesivi del patrimonio dell’Ente.
Mi fa sorridere sentir parlare di “accanimento”: pretendere il rispetto delle regole e della Cosa Pubblica vuol dire “accanirsi contro qualcuno”? Penso proprio di no! E come me la pensano i tanti cittadini che lavorano tranquillamente nel rispetto delle regole.
Per completezza di informazione, dopo l’eseguita rimozione dell’occupazione abusiva, atto dovuto nel rispetto della legge, è giunta in Comune una nuova istanza di occupazione suolo pubblico, al vaglio istruttorio dell’Ufficio Urbanistico che, come sempre, lavorerà seguendo i criteri di legalità ed imparzialità!
Altro non devo dire: per l’ennesima volta, da Sindaco mi rivolgo ai titolari del “C’era una volta” facendo presente che tutto si può fare, con un solo limite: il rispetto delle regole!”