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Caso Covid a Carsoli, familiari convocati per il tampone. La testimonianza del padre della ragazza contagiata dal virus

La situazione al momento risulta essere circoscritta e monitorata costantemente dalle autorità sanitarie

Carsoli – I familiari della ragazza di Carsoli riscontrata positiva al primo tampone Covid nella giornata di lunedì u.s. , sono stati convocati dalla Asl di Avezzano per effettuare a loro volta il tampone nella mattinata di lunedì 9 agosto 2020 che sarà eseguito nella postazione del  118 di Carsoli. Tutto si sta svolgendo secondo le procedure di rito. La ragazza era rientrata dalla Spagna dove si è trasferita per lavoro per far visita alla famiglia. Di qui l’insorgenza di primi sintomi quali la perdita dell’olfatto che l’hanno spinta a farsi eseguire il tampone nella giornata di domenica presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

Il responso è avvenuto poi nelle prime ore di lunedi scorso. Da questo momento in poi la Asl ha attivato tutte le procedure del caso, quindi la ricostruzione dei contatti stretti e vari movimenti  e spostamenti che sono avvenuti nei giorni di venerdì e di sabato. Di qui le quarantene cautelative, alcune disposte dalla Asl, altre volontarie sempre in seguito ai contatti intercorsi con la ragazza. La situazione dunque al momento risulta essere stata circoscritta secondo procedure di rito.

Stiamo vivendo momenti difficili – spiega Franco Cardilli in esclusiva a Confinelive – mia figlia che è risultata positiva è stata lei stessa a comunicare le risultanze pervenute da Roma al sindaco di Carsoli al fine di avvertire la cittadinanza ed attivare le forme di prevenzione. 

Da questo momento in poi per noi è stato l’inferno. Non abbiamo certo voluto noi questo virus, ne siamo vittime come accade per tante altre situazioni in tutta Italia. Per evitarlo dovremmo fermare il mondo. Mia figlia è in isolamento presso una stanza della nostra abitazione e non abbiamo alcun contatto, mentre noi stiamo nelle altre stanze in quarantena stretta, io mia, moglie e la mia  nipotina di 11 anni che ha dormito con la zia. Non siamo mai usciti di casa ovviamente, e seguiamo tutte le regole del caso. Ci spiace essere diventati improvvisamente dei mostri, ma non siamo untori nè killer, siamo solo vittime di questa epidemia che può colpire purtroppo tutti. 

Fortunatamente  – spiega Franco Cardilli – mia figlia sta benissimo, ha ripreso anche a riavvertire l’olfatto e anche noi stiamo in perfetta salute, solo fortemente gravati a livello psicologico e morale da questa situazione che ci sta logorando l’anima. E’ giusto essere accorti, e siamo i primi noi a capirlo e a dimostrarlo come dovere civico, e non vogliamo certo fare del male a nessuno soprattutto perchè i contatti con mia figlia sono tutti di amici e di persone care e di vita di ogni giorno. 

Comprendiamo la preoccupazione, ma non si giustifica un accanimento di notizie surreali, come quelle diffuse circa le nostre uscite di casa assolutamente non vere. Come potremmo farlo? E dove dovremmo andare con questa pena che stiamo vivendo? 

Le ore sono difficili, attendiamo con tanta ansia che ci venga fatto il tampone e quindi le risposte che ne  arriveranno sperando che tutto sia negativo. Il virus, ci hanno spiegato i tanti medici che  abbiamo sentito è in forma debole ed inoltre i test che ha fatto mia figlia prima di venire dalla Spagna erano negativi, come negativi erano i test sierologici e tutte le analisi perfette già effettuate domenica al Policlinico Gemelli. Non ce lo potevamo aspettare e noi non avremo certo messo a repentaglio la  nostra e la salute dei nostri concittadini tra i quali abbiamo moltissimi amici. Ebbene è proprio nei momenti difficili che si dimostra l’amicizia, e non quando si può solo ridere e scherzare. Fermiamoci, ragioniamo, il virus non è un killer che gira per le strade ed uccide la gente. Esiste e bisogna che siamo cauti. Ci auguriamo che tutto questo incubo finisca presto e che presto si possa dimostrare la buona salute di tutti. Nel frattempo rispettiamo chi vive un dolore inaspettato e certo non voluto“.

 

Comunicato del Direttore Responsabile

Il testo delle dichiarazioni di cui sopra sono state rese spontaneamente dal Sig. Franco Cardilli alla redazione di Confinelive. Il tenore delle stesse ed i contenuti  sono tutelati ai sensi di legge sulla privacy e sul copyright e diritto d’autore L. 633/41. 

Tali dichiarazioni sono riferite a dati e fatti particolarmente sensibili riconducibili alla sfera privata, e vengono pubblicate in quanto i contenuti sono caratterizzati da una rilevante importanza del pubblico interesse. Ne è assolutamente vietata la riproduzione anche parziale per qualsiasi altro mezzo diverso da questa pubblicazione. 

Carsoli, 06 Agosto 2020