Carsoli – Dal gruppo “Unione Civica per Carsoli” riceviamo e pubblichiamo integralmente la controreplica al Sindaco Velia Nazzarro:
“Ancora una volta, di fronte ad un articolo, diretto esclusivamente a sottolineare un comportamento non opportuno ed controproducente del sindaco, è partito un attacco velenoso, inviperito e, come sempre astioso, di chi evidentemente si sente la portatrice della verità assoluta e l’unica voce autorizzata a parlare avendo avuto la legittimazione democratica e dimenticando che anche il 49,34%, che non l’ha votata, ha diritto di esprimere le proprie opinioni e, soprattutto, ha diritto di essere rappresentata e tutelata e che, il fatto di aver vinto le elezioni non significa aver preso le chiavi del Comune per fare e decidere quel che si desidera.
Caro sindaco, noi continueremo ad esprimere in modo trasparente le nostre opinioni con rispetto ma senza assolutamente paura e timore (come avviene , purtroppo, per molti cittadini) delle sue velate minacce o eventuali ritorsioni. E questo proprio perché, come Lei afferma, “la monarchia è solo un ricordo e non tornerà”.
Impari anche Lei ad avere rispetto e, soprattutto, eviti di stravolgere nei contenuti un articolo molto chiaro e che non chiedeva assolutamente di occultare dati od omettere la verità, anzi tutt’altro.
Basta rileggere alcuni passaggi del precedente nostro articolo per sconfessare quanto da Lei affermato, avventurandosi su argomenti che ben conosciamo e che non avevamo volutamente affrontato; nell’ultimo articolo parlavamo “ben venga la chiusura delle scuole… ma riteniamo che tale iniziativa vada integrata con altri ed ulteriori interventi”. Non serve, quindi, che Lei ci ricordi che siamo in zona arancione, che sono vietati gli spostamenti tra Regioni. Ma forse, come è nel suo stile, l’obiettivo era quello di fuorviare i lettori come dimostra in modo evidente, il paradosso di ritenere immonda strumentalizzazione una nostra puntualizzazione di fronte a sue “comparsate”.
A proposito delle scuole (che non possono essere indicate come causa del contagio), dato che rivendica in ogni occasione il fatto di aver “decretato la chiusura prima degli interventi regionali dell’Abruzzo”, volevamo ricordarLe, qualora l’avesse dimenticato, quanto è effettivamente accaduto e cioè che, dopo essere venuta a conoscenza dei contagi, ha fatto sanificare e riaprire le scuole e, solo in un secondo momento, ha emanato l’ordinanza, nonostante un nostro rappresentante Le avesse richiesto di chiudere subito. Identica situazione per la chiusura di aree e spazi pubblici effettuata con molto ritardo.
Ma vorremmo anche evidenziare che le ordinanze vanno emanate ma, soprattutto, vanno fatte rispettare con un controllo continuo ed organizzato del territorio. Ma chi dovrebbe controllare e vigilare? La Polizia Municipale, alle Sue dirette dipendenze, ed a cui non vengono nemmeno comunicati la situazione ed i dati dei contagiati?
Non siamo, certamente, noi che vogliamo occultare i dati epidemiologici tanto è vero che anche su tale punto avevamo richiesto una “comunicazione continua e rigorosa” (ad es., ad oggi, non sappiamo quanti casi siano da ascrivere a variante inglese), fatta attraverso canali istituzionali e non su pagine social private e, soprattutto, una comunicazione “cauta ed equilibrata” e rivolta ai diretti interessati, cioè i cittadini del Comune, e non sbandierata, per puro protagonismo, su reti televisive, con nocumento per i tempi e la velocità di ripresa delle attività economiche. Oltretutto, i messaggi mediatici stanno più nei gesti e comportamenti che nelle parole; quindi, se proprio fosse necessario, si faccia intervistare mantenendo la mascherina.
Sul solito e ripetitivo attacco personale crediamo sia inutile e superfluo rispondere in quanto dimostra, ulteriormente, che non ha rispetto e considerazione dei consiglieri eletti democraticamente dai cittadini.”