Caso Tagliacozzo, sindaco: nessuna denuncia ai giornalisti. Fanelli: confermo acquisizione atti in Comune, ma giunta non indagata
Odg: la stampa ha agito correttamente
Tagliacozzo. Sul caso Tagliacozzo e sulla vicenda dell’acquisizione di atti sulla progettazione del nuovo campus in comune si cerca di fare chiarezza. Al riguardo si è svolta ieri mattina alle 11, nella sala consiliare del Comune di Tagliacozzo, una conferenza stampa organizzata dall’amministrazione comunale. Erano presenti il sindaco Vincenzo Giovagnorio, il vicesindaco Chiara Nanni, l’assessore agli Affari legali Giuseppe Mastroddi, l’assessore Roberto Giovagnorio (successivamente uscito per altri impegni istituzionali), e l’avvocato Alessandro Fanelli.
Il legale era presente in quanto incaricato con una deliberazione della giunta comunale di verificare le condizioni di responsabilità di alcune testate giornalistiche che hanno pubblicato articoli inerenti l’intervento dei carabinieri del nucleo investigativo dell’Aquila, avvenuto prima di Natale su richiesta della procura di Avezzano, per l’acquisizione di atti sulla progettazione del nuovo campus scolastico di Tagliacozzo.
I FATTI. Tutto nasce dalla presa di posizione del sindaco e della giunta che hanno contestato le pubblicazioni di articoli riguardanti queste attività di polizia giudiziaria espletata all’interno dell’ente e riportate dalle testate citate nella delibera, procedendo ad affidare uno specifico incarico legale.
Iniziativa, questa dell’amministrazione di Tagliacozzo, che ha suscitato marcate reazioni sia degli organi di stampa, sia da parte dell’Ordine dei giornalisti, sia da parte della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), organi intervenuti ufficialmente a sostegno dei giornalisti. L’Odg si era pronunciato dopo aver visionato le pubblicazioni in questione e non aveva ravvisato peraltro alcuna violazione di natura deontologica e professionale.
In seguito a ciò, gli sviluppi hanno portato a un forte irrigidimento dei rapporti tra la stampa, in particolare tra le testate citate in delibera (MarsicaLive, Il Centro e Terremarsicane) e il Comune. L’amministrazione messa in atto un’azione di censura nei confronti della testata MarsicaLive, oltre che del Centro, e dei relativi giornalisti a cui da oltre tre mesi non vengono inviati comunicazioni o comunicati stampa su tutte le iniziativa riguardanti il Comune e l’attività amministrativa. Dopo attente valutazioni del caso da parte di Comune e legale incaricato, si è arrivati probabilmente ad alcune conclusioni che l’amministrazione ha voluto rendere note. In questa occasione sono state invitate tutte le testate, anche quelle in precedenza depennate dalla mailing list dell’amministrazione.
NESSUN INDAGATO. L’avvocato Fanelli ha ripercorso la cronologia dei fatti, motivando la convocazione della conferenza stampa come un segnale di distensione nei rapporti intercorrenti tra l’ente e la stampa, con il fine però di annunciare l’esito dell’attività di consulenza svolta in questi mesi per il Comune.
In particolare, il legale ha messo a disposizione della stampa le attestazioni riguardanti il sindaco, il vicesindaco Nanni, gli assessori Mastroddi e Giovagnorio, nonché il segretario comunale Maria Picchi e il responsabile dell’Area Tecnica Roberta Marcelli, tramite richiesta ex articolo 335 c.p.p., che recano tutte la medesima dichiarazione: “non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazioni”. In altre parole le persone sopra citate non risultano indagate”.
Va evidenziato, però, per evitare confusione, che mai nessun giornale aveva fatto cenno a eventuali indagati nella vicenda come cnfermato anche dalnlegale del Comune. L’avvocato ha inoltre confermato i fatti riguardanti un’acquisizione di atti in comune riguardanti la “gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione del campus scolastico”. In sostanza, dunque, quello che contestavano gli amministratori era l’inopportunità dell’utilizzo del termine generico di “inchiesta” che a giudizio degli amministratori avrebbe potuto fuorviare i lettori meno avvezzi alla materia.
Tagliacozzo. Sul caso Tagliacozzo e sulla vicenda dell’acquisizione di atti sulla progettazione del nuovo campus in comune si cerca di fare chiarezza. Al riguardo si è svolta ieri mattina alle 11, nella sala consiliare del Comune di Tagliacozzo, una conferenza stampa organizzata dall’amministrazione comunale. Erano presenti il sindaco Vincenzo Giovagnorio, il vicesindaco Chiara Nanni, l’assessore agli Affari legali Giuseppe Mastroddi, l’assessore Roberto Giovagnorio (successivamente uscito per altri impegni istituzionali), e l’avvocato Alessandro Fanelli.
Il legale era presente in quanto incaricato con una deliberazione della giunta comunale di verificare le condizioni di responsabilità di alcune testate giornalistiche che hanno pubblicato articoli inerenti l’intervento dei carabinieri del nucleo investigativo dell’Aquila, avvenuto prima di Natale su richiesta della procura di Avezzano, per l’acquisizione di atti sulla progettazione del nuovo campus scolastico di Tagliacozzo.
I FATTI. Tutto nasce dalla presa di posizione del sindaco e della giunta che hanno contestato le pubblicazioni di articoli riguardanti queste attività di polizia giudiziaria espletata all’interno dell’ente e riportate dalle testate citate nella delibera, procedendo ad affidare uno specifico incarico legale.
Iniziativa, questa dell’amministrazione di Tagliacozzo, che ha suscitato marcate reazioni sia degli organi di stampa, sia da parte dell’Ordine dei giornalisti, sia da parte della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), organi intervenuti ufficialmente a sostegno dei giornalisti. L’Odg si era pronunciato dopo aver visionato le pubblicazioni in questione e non aveva ravvisato peraltro alcuna violazione di natura deontologica e professionale.
In seguito a ciò, gli sviluppi hanno portato a un forte irrigidimento dei rapporti tra la stampa, in particolare tra le testate citate in delibera (MarsicaLive, Il Centro e Terremarsicane) e il Comune. L’amministrazione messa in atto un’azione di censura nei confronti della testata MarsicaLive, oltre che del Centro, e dei relativi giornalisti a cui da oltre tre mesi non vengono inviati comunicazioni o comunicati stampa su tutte le iniziativa riguardanti il Comune e l’attività amministrativa. Dopo attente valutazioni del caso da parte di Comune e legale incaricato, si è arrivati probabilmente ad alcune conclusioni che l’amministrazione ha voluto rendere note. In questa occasione sono state invitate tutte le testate, anche quelle in precedenza depennate dalla mailing list dell’amministrazione.
NESSUN INDAGATO. L’avvocato Fanelli ha ripercorso la cronologia dei fatti, motivando la convocazione della conferenza stampa come un segnale di distensione nei rapporti intercorrenti tra l’ente e la stampa, con il fine però di annunciare l’esito dell’attività di consulenza svolta in questi mesi per il Comune.
In particolare, il legale ha messo a disposizione della stampa le attestazioni riguardanti il sindaco, il vicesindaco Nanni, gli assessori Mastroddi e Giovagnorio, nonché il segretario comunale Maria Picchi e il responsabile dell’Area Tecnica Roberta Marcelli, tramite richiesta ex articolo 335 c.p.p., che recano tutte la medesima dichiarazione: “non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazioni”. In altre parole le persone sopra citate non risultano indagate”.
Va evidenziato, però, per evitare confusione, che mai nessun giornale aveva fatto cenno a eventuali indagati nella vicenda come cnfermato anche dalnlegale del Comune. L’avvocato ha inoltre confermato i fatti riguardanti un’acquisizione di atti in comune riguardanti la “gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione del campus scolastico”. In sostanza, dunque, quello che contestavano gli amministratori era l’inopportunità dell’utilizzo del termine generico di “inchiesta” che a giudizio degli amministratori avrebbe potuto fuorviare i lettori meno avvezzi alla materia.