Castel di Tora – “L’8 marzo non può ridursi a giornata destinata a ricordare quanto avvenuto in passato, ma deve diventare momento di riflessione sulla condizione femminile oggi e a vari livelli, deve diventare momento in cui bisogna prendere consapevolezza della necessità di educare i nostri figli al rispetto di tutte le donne, a considerarle al pari degli uomini”. Afferma il Sindaco di Castel di Tora Cesarina D’Alessandro, che insieme all’amministrazione esprime un messaggio di speranza, solidarietà e vicinanza in occasione della Festa della Donna.
“Deve diventare la giornata del rifiuto di quella cultura becera maschilista che considera la donna una proprietà. E’ doveroso ricordare chi ogni giorno, ancora oggi, si trova a subire le azioni violente volte a calpestare la dignità di una donna, ad oltraggiarne il corpo, a manipolarne la mente. E’ doveroso celebrare chi lotta tra la paura di morire e la voglia di vivere e non lasciare orfani i propri figli. E continua – gli auguri, l’8 Marzo sono per chi, come allora, non si arrende e a chi ha il coraggio di lottare per la propria autonomia e la propria libertà, a chi non ha paura e a chi ha la forza di bussare alle Caserme delle forze dell’ordine per chiedere aiuto e protezione. Gli auguri sono per tutte le donne che riescono a liberarsi dai soprusi e ad iniziare una nuova vita. Un pensiero va anche a quegli uomini che camminano controcorrente, ponendosi accanto alle donne che incontrano nella loro vita. A tutti quegli uomini che sanno amare e rispettare, che sanno ascoltare e capire, che sanno far sorridere e proteggere. A tutti quegli uomini che sanno percorrere la stessa strada condividendo le stesse lotte e le stesse conquiste. A voi giovani, perché abbiate la capacità di crescere con la consapevolezza che esiste solo l’essere umano, uomo o donna non c’è distinzione,
E conclude – Stessi diritti stesse opportunità. Perché siate consapevoli che: Non è vera libertà quando una conquista è pagata con l’esclusione di altri. Non è libertà senza uguaglianza. Non c’è libertà, oggi, quando la donna, al lavoro o nella vita, è vittima di molestie fisiche o morali o viene costretta in spazi di sofferenza. La violenza sulle donne è tristemente una piaga nella nostra società e va contrastata con tutte le energie di cui disponiamo e con la severità di cui siamo capaci, senza mai cedere all’egoismo dell’indifferenza. Abbiamo bisogno della forza e della cultura delle donne. Bisogna continuare affinchè l’intera società italiana continui a riconoscere il valore universale della libertà e dell’originalità del sesso femminile per affrontare nuove sfide.