Celebrati i 15 anni di “Unplugged”, Quintavalle: “oggi gli interventi precoci sulle dipendenze sono fondamentali”
ROMA – Una giornata di celebrazione per un progetto che ha coinvolto 14.000 ragazzi con programmi di prevenzione delle dipendenze
Si è tenuto ieri mattina l’evento di celebrazione dei primi 15 anni di Unplugged, il progetto del Dipartimento di Salute Mentale sulla prevenzione delle dipendenze da fumo, alcool e gioco d’azzardo nella fascia di età fra i 12 e i 14 anni.
All’evento ha partecipato una nutrita schiera di persone, fra cui più di 100 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado coinvolti nelle attività del progetto, che hanno portato le attività svolte a scuola anche alle Corsie Sistine.
I ragazzi hanno aperto i lavori con un energizer, un momento di aggregazione che serve per amplificare e migliorare le comunicazioni interpersonali tramite una rete di fili che collega i partecipanti al gioco, un esempio di come la lotta alle dipendenze non possa che passare attraverso i binari del dialogo, del reciproco scambio e della condivisione.
A seguire i relatori hanno presentato i vari lavori e studi che hanno contribuito a creare la rete di Unplugged.
La giornata è stata arricchita dall’intervento di molti ospiti, fra cui il Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Giuseppe Quintavalle, che si è detto «felice di poter celebrare i 15 anni di Unplugged in questo luogo iconico (le Corsie Sistine ndr), che rende merito a un importante progetto di prevenzione delle dipendenze nella fascia di età fra i 12 e i 14 anni.
Oggi il tema delle droghe, ma più in generale quello delle dipendenze – rimarca Quintavalle – ci obbliga a ripensare anche il nostro modello di intervento, con Unplugged abbiamo coinvolto non solo i ragazzi ma anche le Istituzioni e i vari stakeholder. Insegnanti e genitori hanno un compito impegnativo e noi dobbiamo aiutarli ad accrescere le proprie competenze sul tema». Il Commissario ha tracciato anche il futuro del progetto, che non si ferma bensì amplierà la propria fascia di intervento, estendendo le proprie attività anche a ragazzi più giovani. «C’è ancora molto lavoro da fare dal prossimo anno il progetto sarà esteso anche alla scuola primaria. Non si tratta di una sconfitta ma di un intervento precoce ci facilita l’individuazione delle dipendenze, anche nuove, e rafforza il nostro ruolo nella prevenzione. Non abbiamo a che fare soltanto con droghe, alcool e fumo e gioco d’azzardo, ma anche con dipendenze da social network, esclusione e ritiro sociale. Come ASL Roma 1 siamo presenti e continueremo a mettere tutte le nostre energie a disposizione dei ragazzi, grazie allo splendido lavoro del Dipartimento di Salute Mentale e dei servizi ad esso collegati e all’impegno della Regione Lazio».
I NUMERI – Nel corso di questi 15 anni, Unplugged ha registrato dei numeri considerevoli: il programma ha infatti coinvolto ben 66 Istituti Comprensivi, circa il 71% di quelli del territorio della ASL Roma 1, ha erogato 25 corsi di formazioni agli insegnanti, formandone 480 e registrando la partecipazione di oltre 14.000 studenti.
Numeri importanti destinati a crescere ulteriormente grazie ad un lavoro che non si fermerà ma che anzi coinvolgerà sempre più attori sociali: dai ragazzi agli insegnanti sino alle famiglie, passando per gli altri stakeholders, tutti insieme con la consapevolezza che le sfide delle dipendenze sono tanto sanitarie quanto sociali e comunitarie.