Celebrato all’Aquila il 247° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza
Reso noto il bilancio operativo del 2020
L’Aquila – Nella mattinata odierna, in L’Aquila, presso la caserma “Sottotenente M.A.V.M. Tito Giorgi”, sede del Comando Regionale della Guardia di Finanza, si è celebrato il 247° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
La commemorazione, improntata alla massima sobrietà secondo le limitazioni legate all’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia del virus Covid-19, è iniziata con la deposizione di una corona di fiori, da parte del Comandante Regionale Abruzzo, Gen. D. Gianluigi D’Alfonso, alla targa commemorativa intitolata al S.Ten. Tito Giorgi, Fiamma Gialla insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare per le sue eroiche gesta in occasione delle attività di repressione del brigantaggio nella seconda metà del 1800.
GDF: IMPEGNO CONTRO
LA CRIMINALITA’ ECONOMICA E ORGANIZZATA
Nel corso del 2020 i Reparti abruzzesi della Guardia di Finanza hanno eseguito 32.667 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 2.356 interventi ispettivi per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nei vari contesti economici e sociali: un impegno a tutela delle famiglie e delle imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio dell’economia del Paese.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.
Le azioni dei Reparti abruzzesi anche durante il periodo dell’emergenza sanitaria sono state quindi incentrate principalmente sulla qualità dei controlli e sull’accurata selezione dei soggetti da sottoporre ad accertamento.
Nel 2020 sono stati scoperti 62 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria e 414 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sono stati eseguiti, inoltre, 353 interventi in materia di Imposte Dirette e di I.V.A., che hanno portato alla denuncia di 306 soggetti, di cui uno arrestato.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di oltre 22.300.000 euro, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a oltre 60 milioni di euro.
Nel settore della fiscalità internazionale (che riguarda coloro che trasferiscono all’estero i propri profitti e le imprese straniere che operano in Italia, ma non dichiarano nel nostro Paese i redditi su cui sono obbligati a pagare le tasse), i casi di evasione scoperti nel 2020 sono stati 2.
Ammontano, invece, a 30 gli interventi eseguiti in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti. Complessivamente sono state sequestrati 215 kg di prodotti energetici.
Nel contrasto agli illeciti doganali sono stati eseguiti, da parte dei Reparti abruzzesi del Corpo, 10 interventi finalizzati a ricostruire la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale, con una particolare attenzione ai dispositivi di protezione individuale e agli altri presidi sanitari utilizzati per fronteggiare la pandemia.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale ed irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per circa 350.000 euro, di denunciare 35 soggetti e di scoprire 20 agenzie clandestine.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE
DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Le Fiamme Gialle abruzzesi, nel corso dell’anno 2020, hanno continuato a rivolgere le proprie indagini con particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Nel territorio regionale sono stati 627 gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 223 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 18 deleghe svolte con la Corte dei conti.
Le frodi scoperte dai Reparti abruzzesi in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 8.800.000 euro, mentre si attestano su circa 870.000 euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con 60 soggetti denunciati.
Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca, sono state scoperte, a livello regionale, indebite percezioni e/o richieste di contributi per oltre 850.000 euro.
Con riguardo alle risorse indebitamente richieste o conseguite in relazione ai Fondi Strutturali o a quelle gestite centralmente dalla Commissione europea (cc.dd. “spese dirette”), sono state accertate frodi per circa 2.400.000 euro.
Le predette attività hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per oltre 15.500.000 euro, a carico di 42 soggetti, con proposte di sequestro per circa 3 milioni di euro in tema di responsabilità amministrativa.
In materia di spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 411 controlli, che hanno consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 2 milioni di euro. Con riguardo alla sola spesa previdenziale (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre) sono state accertate frodi per oltre 250.000 euro.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti da parte delle Fiamme Gialle abruzzesi in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio ed hanno permesso di intercettare circa 1.500.000 euro indebitamente percepiti e oltre 160.000 euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 149 soggetti.
In seno al Piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, i Reparti abruzzesi hanno portato a termine 9 interventi, segnalando alle Procure della Repubblica 13 soggetti.
Le frodi scoperte in Abruzzo hanno raggiunto l’ammontare di oltre 610.000 euro, con sequestri, a carico dei responsabili, di valori e disponibilità per quasi 270.000 euro.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 59 milioni di euro.
In Abruzzo, particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione e repressione di condotte illecite legate alla ricostruzione, sia pubblica che privata, a seguito del tristemente noto evento sismico dell’aprile del 2009 e di quello più recente, avvenuto nel gennaio del 2017. In tale ambito, relativamente all’anno 2020, sono state svolte indagini di Polizia Giudiziaria e controlli per un totale di circa 15 milioni di euro di appalti, con un danno erariale totale accertato pari a oltre 800.000 euro.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 96, di cui 14 tratte in arresto.
Nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, le Fiamme Gialle abruzzesi hanno eseguito provvedimenti ablatori per un importo complessivo di quasi 20 milioni di euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
ED ECONOMICO‑FINANZIARIA
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato nel sequestro di beni per un valore di circa 1.200.000 euro a seguito di 30 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio. Le persone denunciate sono 45, di cui 2 tratte in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno a 8.500.000 euro.
Con riguardo alla prevenzione, i Reparti abruzzesi hanno proceduto all’analisi di 373 segnalazioni di operazioni sospette, 22 delle quali attinenti specificamente al fenomeno del finanziamento del terrorismo.
Sono stati, poi, eseguiti ai confini terrestri e marittimi 4 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, con la scoperta di illecite movimentazioni per 74.000 euro.
Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a oltre 1.800.000 euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di circa 33.500.000 euro.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati denunciati 3 soggetti noti (altri 89 ignoti), 1 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 92.000 euro.
In applicazione della normativa antimafia, da parte delle Fiamme Gialle abruzzesi, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 150 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di circa 18.500.000 euro. Il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro Ammonta, invece, a circa 4.300.000 euro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per circa 16.500.000 euro e confische in via definitiva di beni per circa 2 milioni di euro.
Sono stati eseguiti, inoltre, 3.571 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali (3.545) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi abruzzesi hanno effettuato oltre 115 interventi e dato esecuzione a 31 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 2.500.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del Made in Italy e non sicuri. Al riguardo, sono stati segnalati alle Procure della Repubblica n. 46 soggetti.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
In tale contesto, sono stati sequestrati in Abruzzo circa 2.500.000 tra mascherine e dispositivi di protezione individuale e circa 25.000 litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti), con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di n. 148 soggetti per i reati di frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.
CONTROLLO DEL TERRITORIO
E CONTRASTO Al TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
Il Decreto Legislativo n. 177 del 2016 e il Decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017 hanno individuato la Guardia di finanza come unica Forza di polizia responsabile dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in ambiente marino.
Il controllo del territorio del mare per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra le diverse componenti operative del Corpo e che, per il Comando Regionale Abruzzo è assicurato, per la componente aeronavale, dalla Sezione Aerea e dalla Stazione Navale.
Con riferimento alla collaborazione con le organizzazioni internazionali, tra cui l’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera FRONTEX, nel 2020 il Reparto Operativo Aeronavale Pescara ha preso parte all’Operazione “POSEIDON 2020”, con l’impiego di un’imbarcazione e relativo equipaggio e ad una missione in Montenegro, con l’impiego di un elicottero e del relativo equipaggio, per la vigilanza marittima e terrestre dei confini esterni dell’Unione Europea.
Nella decorsa annualità, l’attività di telerilevamento da parte degli aeromobili abruzzesi ha consentito il sequestro di 13 piantagioni di canapa indiana, costituite da oltre 6.500 piante, mentre i Reparti abruzzesi del Corpo hanno sequestrato complessivamente 130 kg di sostanza stupefacente, arrestando 36 soggetti responsabili.
MISSIONI INTERNAZIONALI IN ATTO
Nell’ambito delle missioni internazionali, diverse sono attualmente quelle alle quali il Reparto Operativo Aeronavale Pescara prende parte.
In Albania, dove il Reparto abruzzese, nella missione bilaterale, fornisce periodicamente un’aliquota di 4 militari al “Nucleo di Frontiera Marittima”, nella sede di Durazzo, con il compito di svolgere un’attività di consulenza, assistenza e addestramento delle Forze di Polizia albanesi finalizzato al rafforzamento della cooperazione bilaterale nella lotta alla criminalità organizzata, per il contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Inoltre, il Reparto Operativo Aeronavale collabora con la Polizia albanese, nelle attività di sorvolo del territorio locale al fine di individuare coltivazioni illegali di cannabis.
Nella missione in Libia, in cui è impiegato un Ufficiale Superiore, il Corpo fornisce supporto tecnico ed addestrativo alla Guardia Costiera e alla General Administration for Coastal Security assicurando l’efficienza delle unità libiche, al fine di garantire una elevata efficacia di intervento nelle attività di law enforcement, per il contrasto dei traffici di migranti via mare.
La missione in Montenegro, che prevede l’impiego di n. 1 elicottero e relativo equipaggio della Sezione Aerea di Pescara, rientra nel “Memorandum d’intesa” tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza Italiano e la Direzione della Polizia del Montenegro.
Infine, un’imbarcazione della Stazione Navale di Pescara ed il relativo equipaggio di n. 5 militari, è rischierata in Sicilia per il potenziamento del dispositivo aeronavale di contrasto all’immigrazione illegale proveniente dal Nord-Africa.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E
IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Prosegue la quotidiana azione di soccorso della componente specialista della Guardia di Finanza, impegnata nella salvaguardia della vita umana in ogni ambiente e contesto.
Le due Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di L’Aquila e Roccaraso competenti sull’intero territorio regionale, che si compongono di militari altamente specializzati in grado di operare in ambiente montano, ipogeo, impervio e non antropizzato e di unità cinofile da soccorso, hanno effettuato, nell’anno 2020, 37 interventi che hanno permesso di portare in salvo 49 persone e di recuperare 4 salme.
A seguito dell’emergenza epidemiologia, i Reparti abruzzesi del Corpo, unitamente alle altre Forze di Polizia, hanno assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo circa 32.700 controlli, che hanno consentito di sanzionare 598 soggetti e di denunciare all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 33 responsabili.