Celebrato il Venerdì Santo, a Carsoli il Cristo morto portato in processione a spalla da giovanissimi
Erano decenni che non si assisteva alla presenza di ragazzi adolescenti che portano a spalla una statua in Processione. Tutto si è svolto in un clima di grande raccoglimento e partecipazione.
Carsoli – In ogni realtà locale è stato celebrato il Venerdì Santo, il secondo giorno del Triduo Pasquale dedicato alla morte di Gesù e allo strazio di Maria, sua madre. A Carsoli il suggestivo canto del “Miserere” ha preceduto come da tradizione la processione in onore del Cristo Morto e di Maria Santissima al seguito. Quest’anno si è riscontrata una cosa molto particolare che costituisce sicuramente un importante messaggio per le nuove generazioni, la statua del Cristo Morto adagiato nel feretro è stata portata a spalla da ragazzi adolescenti di Carsoli. Erano decenni che non si vedeva questo tipo di partecipazione, sicuramente esemplare e che porta con sè la necessità e la voglia di poter riscoprire importanti valori cristiani, cattolici di fede e di una comunità vissuta e rappresentata nella sua interezza nella ricorrenza più importante: la Pasqua. La Processione si è svolta in un sorprendente silenzio e raccoglimento anch’esso piuttosto insolito rispetto al tradizionale vociare e parlottio che caratterizza spesso i cortei processionali. Al rientro in Chiesa, il canto, parimenti suggestivo e commovente dei Sette dolori di Maria che ci introducono ormai nella giornata del Sabato Santo, propedeutica alla Pasqua, alla Resurrezione del Cristo. Ai ragazzi che hanno portato la statua diciamo grazie, bravi per il messaggio che con semplicità e presenza hanno testimoniato ad una intera comunità.