Roma – Volge ormai al termine il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2021. Dal 2018 il censimento è diventato annuale e non più decennale e riguarda non tutte le famiglie, ma solo un campione rappresentativo. A causa della pandemia l’edizione 2020 è stata posticipata al 2021, pertanto il numero dei comuni coinvolti quest’anno non sarà di 2.400, ma quasi il doppio, esattamente 4.531.
Il censimento, che “fotografa” la situazione al 3 ottobre 2021, coinvolge le famiglie che hanno ricevuto un invito diretto da Istat tramite lettera. I cittadini interessati a questa fase di censimento possono compilare in autonomia il questionario, come molti hanno già fatto, seguendo le istruzioni contenute nella lettera.
I dati rilevati saranno usati esclusivamente a fini statistici e verranno trattati nel rispetto della legge in termini di privacy. Partecipare alla rilevazione è un obbligo di legge. Dunque, chi non risponde alle domande del censimento può ricevere una sanzione che per le persone fisiche va da un minimo di 206,58 euro a un massimo di 2.065,83 euro. I rilevatori dei comuni stanno in questi giorni contattando chi ancora non ha svolto il censimento per agevolare chi non riesce nella compilazione in autonomia, il tutto comunque deve concludersi entro e non oltre il 22 dicembre 2022.