Arsoli – Con la ripartenza e la libera circolazione tra regioni libera nei fine settimana è tornato in auge il tema del motocilismo sulla Tiburtina Valeria. Da Valentina Alimonti riceviamo la seguente lettera aperta che pubblichiamo integralmente:
“Consapevole di correre il rischio di diventare ridicola e patetica, sono costretta mia malgrado a tornare sull’argomento delle corse dei motociclisti che vedono protagoniste le nostre strade ahimè ormai quotidianamente.
Di cose ne sono state dette tante, i residenti sono tutti contrariati da ciò che avviene, spesso questo fenomeno è oggetto di articoli anche da parte di testate giornalistiche nazionali; qualche amministratore locale, forse sentitosi chiamato in causa, esprime il proprio parere attraverso Facebook. Ma puntualmente ogni fine settimana ci troviamo nella stessa situazione.
La cosa però di cui non mi capacito è della totale assenza di azioni da parte di chi è chiamato in causa per dovere istituzionale e anche da chi dovrebbe sorvegliare sulla sicurezza e viabilità delle strade. Come è possibile che durante la settimana accade di frequente di essere fermati da pattuglie dei Carabinieri guidando la macchina, e questi stessi Carabinieri scomparire nel fine settimana? Se questi motociclisti venissero multati per l’evidente superamento dei limiti di velocità, e queste multe avvenissero regolarmente, non sarebbe questo un modo per stroncare il fenomeno?
Delle chiacchiere e dello scarica barile ai quali siamo abituati, francamente ne abbiamo le tasche piene; questo continuo essere presi in giro da promesse prive di fondamento, che hanno solo lo scopo di prendere tempo e illudere le persone, non fa altro che accrescere la scarsa fiducia verso le istituzioni e rafforzare l’idea che in fin dei conti ognuno può fare ciò che vuole, in barba alle regole, alle leggi e anche ad un minimo di senso civico che non guasterebbe. E questo non vuol dire essere saccenti, ma essere semplicemente esasperati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che cosa ci dobbiamo aspettare in futuro? Qualche azione scellerata frutto dell’esasperazione?
Cordiali saluti.
Valentina Alimonti
