Arsoli – Dal comitato civico ARSOLibera riceviamo il seguente comunicato stampa: ” Il consiglio Comunale del 28.06 scorso è stato una vera e propria conferma dei timori che avevamo paventato in queste settimane rispetto alla realizzazione del nuovo Centro Comunale Raccolta Rifiuti.
Le restrizioni Covid hanno purtroppo limitato la partecipazione massiva all’interno del Teatro Comunale, ma per la popolazione è stato comunque possibile seguire i lavori dell’Assemblea Consiliare aperta, attraverso l’amplificazione posta nella piazza antistante il Municipio.
Nessun cenno di apprezzamento è trapelato tra i cittadini intervenuti, relativamente alla scelta della Giunta Comunale; segno evidente che la decisone presa a cuor leggero di progettare un CCR, senza aver coinvolto preventivamente né la popolazione né l’Assemblea Consiliare, non è stata gradita e probabilmente giudicata inopportuna sotto ogni punto di vista: ambientale, paesaggistico ed economico.
Diversi sono stati gli interventi dei cittadini che, oltre a ribadire l’inutilità dell’opera, hanno posto all’attenzione del Sindaco tutti i dubbi e le problematiche correlate alla collocazione geografica del sito che, ricordiamo, verrebbe realizzato a due passi dalle abitazioni civili, nei pressi di un centro sportivo, a monte di un bacino di acqua sorgiva e lungo una strada di passeggio, inadeguata a ricevere un aumento del traffico veicolare e a sopportare la circolazione di mezzi pesanti.
Altrettanto evidenti sono emerse le preoccupazioni legate alla tipologia di rifiuti che verrebbero stoccati all’interno del sito; ogni tipo di rifiuto urbano, compreso l’umido e persino quelli pericolosi.
La domanda rivolta al Sindaco sul perché avessero maturato quella decisione, benché ad appena tre chilometri troviamo già un centro di raccolta in fase di riqualificazione a servizio di tutti i comuni del Medaniene, non ha trovato alcuna risposta concreta; solo un timido accenno, da parte del primo cittadino, sul risparmio economico, ahinoi non supportato da un reale studio costi/benefici, sebbene nel corso della seduta consiliare fosse stato più volte invocato.
Un’opera pubblica dal costo stimato di circa 270 mila euro, che vede la compartecipazione del Comune di Arsoli con una somma di circa 40 mila euro.
Quante cose più utili e meno dannose per il territorio si potrebbero realizzare con quei 40 mila euro???
E quando andrà in funzione, i costi di gestione annui dell’impianto chi li pagherà?
Sempre il cittadino, purtroppo.
Nemmeno la teoria del risparmio economico evidentemente sta in piedi, ammesso che, per assurdo, rappresenti uno spiccato senso civico pagare un prezzo in termini ambientali e di salute a fronte di un risparmio economico (peraltro nella fattispecie infondato).
Come mai a 8 km da noi, i Comuni della Piana del Cavaliere si consorziano e mettono a fattor comune un solo centro di raccolta a servizio di oltre 8000 abitanti e noi per 1500 anime ne realizziamo uno ad hoc???
Probabilmente perché oltre ad inquinare meno e a salvaguardare il paesaggio, vicino a noi, qualcuno più lungimirante, ha pensato bene di applicare un concetto economico ed ecologico elementare, ossia l’unica modo per inquinare meno i territori e risparmiare sui costi è consorziare i piccoli comuni.
Così facendo si riducono i punti di potenziale inquinamento e si abbattono i costi pro-capite.
Per tutte queste ragioni ARSOLibera conferma con determinazione l’impegno civico di portare avanti questa battaglia in difesa del territorio, attraverso tutti gli strumenti democratici a disposizione, liberi da ogni condizionamento di parte, perché la difesa dell’ambiente del paesaggio in cui viviamo è un dovere che dovrebbe accomunare tutti i cittadini a prescindere da qualsiasi schieramento politico a cui ciascuno appartiene.
Continueremo quindi ad esortare l’Amministrazione Comunale per attivare un confronto concreto e costruttivo volto a rivedere la strada intrapresa ed eventualmente valutare insieme come migliorare il sistema di raccolta differenziata.”