Chiusure della Leonardo, la regione Lazio apre tavolo di confronto
L'Ass. Di Berardino: "noi ci stiamo muovendo ma la regione Abruzzo dove sta? "
POMEZIA – A seguito dello sciopero svoltosi ieri l’altro contro la chiusura dell’impianto della Leonardo, prevista nel piano industriale aziendale, l’Assessore al Lavoro Claudio Di Berardino e l’assessore allo Sviluppo Economico Paolo Orneli della Regione Lazio, hanno incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dello stabilimento della Leonardo SpA di Pomezia.
Su invito della Regione, all’incontro ha preso parte anche il Sindaco di Pomezia. “Abbiamo raccolto le preoccupazioni espresse nel corso dell’incontro da parte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, per la chiusura di uno stabilimento produttivo che è presente a Pomezia sin dagli anni ’60 e che costituisce un elemento importante del tessuto industriale dell’area sud della provincia di Roma.” – così gli Assessori Di Berardino e Orneli – “Leonardo SpA ha annunciato un piano generale di razionalizzazione della propria rete di siti produttivi, con investimenti annunciati per circa un miliardo di euro nel prossimo quinquennio.
Come Regione ci faremo promotori di un tavolo di confronto con l’azienda per valutare l’impatto del piano industriale e del processo di riorganizzazione ivi contenuto sul tessuto produttivo regionale, in termini di qualità delle produzioni realizzate, di mantenimento e ulteriore sviluppo delle competenze presenti sul nostro territorio e di salvaguardia dell’occupazione e dell’indotto. In questo contesto avvieremo anche un’interlocuzione con i Ministri competenti affinché tale riorganizzazione tenga conto delle peculiarità territoriali. L’area di Pomezia è tradizionalmente il cuore manifatturiero del Lazio e la Regione è pronta a fare la propria parte, con risorse e strumenti della nuova programmazione 2021-2027, per favorire lo sviluppo di attività produttive e valorizzare le competenze e il lavoro”.
Come noto, però, il caso Leonardo non riguarda solo Pomezia bensì anche la realtà di Carsoli (ex Cetev) ove ha sede uno stabilimento. “Noi ci stiamo muovendo – afferma l’assessore Di Berardino – ma la regione Abruzzo dove sta? “
Appare chiaro che una sinergia di azione tra le due contigue regioni potrebbe sicuramente costituire un punto di forza per scongiurare le chiusure e/o trovare soluzioni nel merito.