L’Aquila – Con il prossimo DPCM torna lo spetto delle chiusure regionali con tutti i disagi gravissimi già riscontrati nel primo lock. Si registra a tal proposito un importante intervento di prevenzione intrapreso dal consigliere regionale Dino Pepe, vice capogruppo del PD che ha scritto al Governatore Marco Marsilio per chiedere “la realizzazione di misure diversificate per le cosiddette “aree di confine” in vista delle possibili limitazioni agli spostamenti interregionali che potrebbero essere varate, secondo autorevoli indiscrezioni di stampa, dal Governo centrale per contrastare l’emergenza Covid-19″.
“Ritengo sia fondamentale – prsoegue Pepe – porre un’attenzione specifica alla contingente e speciale situazione che interessa intere popolazioni delle “aree di confine” – sottolinea Pepe nella sua missiva al Presidente della Regione Abruzzo – mi riferisco in particolare a quei territori che, pur nella condizione di trovarsi in due regioni diverse, da sempre sono “uniti” da rapporti economici, sociali ed istituzionali anche di primaria importanza. In Abruzzo sono 59 i comuni che hanno questa specificità e, in queste zone, insistono interi territori che non avendo servizi essenziali, grazie ad una rete di rapporti stabili costruiti nel tempo e per necessità oggettive si avvalgono di quelli dei comuni limitrofi che spesso però sono in altre regioni a noi confinanti”.
Il Consigliere Pepe si fece già promotore, nell’autunno del 2019, “di una proposta di legge sulle “aree di confine” che riguardava quei territori a cavallo tra l’Abruzzo e il Molise, il Lazio e le Marche. La norma prevedeva la promozione della cooperazione interregionale, da considerarsi come elemento fondamentale per sostenere e favorire l’integrazione territoriale tra questi ambiti, con programmi differenziati per le aree costiere, collinari e montane, con particolare riferimento ai settori dello sviluppo locale, delle attività produttive, delle infrastrutture e dei trasporti”. Lo scorso mese di maggio poi, nel pieno del lockdown, era tornato a sollecitare la Giunta Marsilio “a trovare una soluzione che tutelasse quelle popolazioni che, vivendo al confine tra due regioni, avevano visto la propria esistenza stravolta da questa situazione”. “Proprio nell’attuale contesto – sottolinea il Consigliere del Pd – visto che la questione epidemica ha carattere generale ed è compito delle istituzioni salvaguardare la salute pubblica, indipendentemente dal luogo geografico in cui si vive, occorre superare, nelle disposizioni normative, l’idea di “confine” quale puro e semplice atto di demarcazione di un’area perché oggi, questa impostazione, si rivela inadeguata e genera ulteriore disagio economico e sociale” rimarca il Consigliere del Partito Democratico che, su questa iniziativa, ha ricevuto il pieno sostegno del Capogruppo Regionale del Pd, Silvio Paolucci, e dell’intero partito”. “In questa ottica e con queste motivazioni risulta necessario quindi individuare forme di mobilità che, fermo restando il principio fondamentale e inderogabile della tutela della salute dei cittadini, consentano di rendere possibili e regolari, in queste zone, i movimenti delle persone nei comuni limitrofi anche se in Regioni diverse. Per questi motivi – conclude Pepe – auspico che il Governatore Marsilio si faccia portavoce, nel tavolo di confronto Governo-Regioni, di questa problematica chiedendo che vengano poste in essere tutte le misure necessarie a far prevedere, nelle disposizioni che verranno presto emanate, nella ipotesi di limitazioni agli spostamenti interregionali, specifiche norme diversificate tali da tenere in considerazione le peculiarità e le esigenze di questi territori”