CARSOLI – Da Luisa Galeone riceviamo ed integralmente pubblichiamo la seguente nota: “La commemorazione dei defunti, è un’autentica tradizione sacra custodita nell’anima di ogni civiltà e nel cuore degli uomini. A Carsoli quando si arriva davanti alla sepoltura dei propri cari o tomba che sia, ti trovi a non poter pregare ne a deporre un fiore, ma a rimuovere i danni creati dallo sfalcio delle erbe che la ditta incaricata dal Comune ha compiuto, senza alcun rispetto per tutto quanto è intorno. Manutenzione significa “ mantenere” e non danneggiare, perché ogni volta che l’erba viene tagliata, si riversa nei luoghi delle sepolture assieme i sassi per inerzia, scagliati contri i vetri delle porte fino a lesionarli.
Ma i cari estinti non se ne possono di certo lamentare, e forse i più maldestri tra i cittadini che abitano questo paese, hanno poco da obiettare e il disagio è da tempo, fin troppo sopportato. Eppure basta portare rispetto al luogo sacro ed alle esigenze di tutti. Basterebbe un poco di attenzione ed evitare simili inconvenienti.
I familiari venuti da fuori, è anche il mio caso, non trovano più quel momento di raccoglimento proprio di questi giorni consacrati ai morti, per adempiere invece alle pulizie delle tombe, per rimuovere i detriti descritti, semprechè l’acqua sgorghi ancora dalla fontanella per riempire i vasi dei fiori. A lungo andare ci si abitua alla sciatteria, senza neanche chiedersi il perchè: il ponte di legno adibito a pista ciclabile, è inagibile. Così il ciclista o anche un uomo a piedi, deve scendere dalla ciclabile ed immettersi sulla Tiburtina Valeria nel senso opposto alla direzione di marcia, con ovvio pericolo per se stesso e per gli altri… Sono fermamente convinta che il rispetto delle istituzioni, dipenda dalla cura che le stesse dimostrano, verso il bene della propria comunità.”
Luisa Galeone