Cineto Romano – Sono iniziati questa mattina i lavori di restauro del monumento eretto all’ingresso del cimitero comunale di Cineto, in memoria delle vittime del passaggio a livello avvenuto il 15 novembre del 1960. Sono passati sessant’anni da quel tragico evento che vide la perdita di sette concittadini in quello che viene ricordato come l’ ”incidente di Mandela”.
L’incidente di Mandela, cronologia dei fatti
La mattina di martedì 15 novembre 1960, una corriera con a bordo diverse persone tra cui alcuni giovani partì da Cineto Romano per raggiungere Tivoli. Quando il mezzo giunse in prossimità di Mandela, dovette fermarsi davanti alla sbarra abbassata del passaggio a livello per l’imminente arrivo del treno sulla linea ferroviaria Roma-Pescara. Erano le 7 e 24 in punto: l’autista della corriera, Alberto Civili, di 28 anni, convinse la casellante ad alzare la sbarra per favorire il rapido passaggio della corriera, in deroga alla procedura di sicurezza. Solo un minuto dopo sopraggiunse il convoglio proveniente da Roma, il direttissimo n. 772 per Pescara che travolse il veicolo in fase di attraversamento dell’unico binario. Sette persone persero la vita, tre ragazzi e quattro adulti, altre rimasero ferite, alcuni si ritrovarono miracolosamente illesi.
Le vittime furono sette:
- Cianti Carolina, nata a Cineto Romano il 13 marzo 1904
- Colasanti Luisa, nata a Cineto Romano il 24 aprile 1934
- Latini Francesco, nato a Cineto Romano il 4 settembre 1948
- Latini Giovanni, nato a Cineto Romano il 17 gennaio 1941
- Latini Quintilio, nato a Cineto Romano il 18 dicembre 1946
- Meloni Bruno, nato a Cineto Romano il 26 luglio 1948
- Pucci Antidio, nato a Fano il 28 maggio 1905
Il sindaco Massimiliano Liani ha voluto ricordare quel triste giorno con un tributo presso il cimitero comunale: una rotaia ferroviaria divelta a simboleggiare l’impatto. E oggi sono iniziati i lavori di restauro in vista del sessantesimo anniversario dell’evento, domenica 15 novembre.