Cinquant’anni di A24, l’inaugurazione del casello autostradale di Carsoli Oricola
Una svolta epocale per il comprensorio zonale
Carsoli – Il 1969 fu l’anno della svolta con l’inaugurazione per tratti della A24, allora gestita dalla Società autostrade romane ed abruzzesi (Sara). Una opera pubblica che ha avuto un ruolo fondamentale per accorciare le distanze nel centro Italia. Un percorso importante che ebbe a costituire per la realtà di Carsoli e zone limitrofe, l’epoca di un rilancio che consentì al territorio di uscire dal lungo periodo di crisi postbellica. La fase che precedette l’inaugurazione vide la realtà del carseolano protagonista indiscussa di una economia in forte crescita. Il casello A24 venne realizzato proprio sulla zona di confine tra i comuni di Carsoli e di Oricola e questo è il motivo della doppia denominazione che vi è indicata.
L’apertura del nuovo casello venne salutata con un entusiasmo epocale che favorì l’incremento del turismo sciistico verso la località di Marsia, e anche e soprattutto l’interesse della grande imprenditoria che venne ad insediare stabilimenti a due passi da Roma ma in una zona ricadente come territorio abruzzese nella erogazione dei benefici della Ex Cassa per il mezzogiorno. Oltre a facilitare non poco la conoscenza e fruibilità della Valle del Turano e di altri borghi della zona di confine tra le province di Rieti-L’Aquila e Roma.
Il taglio del nastro di questo traguardo dell’epoca vide protagonista l’allora Sindaco il compianto Giovanni Flamini, accompagnato da molti amministratori comunali dell’epoca, da sinistra è riconoscibile il dottor Raffaele Pagano, storico medico condotto ed ufficiale sanitario del comune, seguito da Giovanni Marcangeli, Vittorio Malatesta, Silvio Lattanzio, Italo Arcangeli, Adolfo De Angelis il dottor Augusto Petrocchi, Aldo Ciccosanti ed il geom. Nicola Di Berardino. Madrina dell’evento fu la bellissima Loretta Proietti.
L’autostrada A24 è immersa in uno straordinario paesaggio naturalistico, e offre il collegamento più veloce e diretto tra la città di Roma, inoltrandosi come nessun’altra autostrada a pochi chilometri di distanza dal centro storico, e l’Abruzzo. Collegando i due versanti Est ed Ovest della penisola, l’A24 svolge una funzione essenziale a supporto della mobilità. Nel tempo è infatti emersa l’utilità sociale e strategica di questa infrastruttura: durante momenti drammatici del nostro Paese,- afferma Sdp – come il terremoto dell’Aquila del 2009 e quello di Amatrice del 2016 l’arteria autostradale è rimasta sempre aperta, nonostante i danni provocati dal sisma, e ha rappresentato l’unica via di collegamento che ha permesso l’arrivo rapido dei soccorsi nelle zone colpite dal terremoto.