VALLEPIETRA – Per cinque giorni i boschi del Monte Assalonne che si affacciano sulla Valle del Simbrivio hanno continuato a bruciare, l’intervento è scattato con l’allarme arrivato alla Centrale Operativa della Regione Lazio nella mattinata del 25 marzo, che ha allertato i corpi territorialmente competenti e quelli di supporto ai Vigili del Fuoco.
Le fiamme si sono rapidamente propagate in un terreno scosceso con vegetazione spontanea, favorite dalla siccità e dal vento, che ha complicato le operazioni di spegnimento, volte a contenere la propagazione del fronte di fiamma, mandando in fumo oltre 250 ettari di boschi, inquantificabile la perdita di piccoli e grandi animali selvatici.
Sono intervenute 4 squadre di Protezione Civile della Valle dell’Aniene tra cui: gruppo comunale Arcinazzo Romano, radio soccorso Filettino, associazione di Protezione Civile Gerano, centro radio soccorso Sublacense, i Vigili del Fuoco della stazione di Subiaco, i Carabinieri Forestali della stazione di Arcinazzo Romano, i Carabinieri di Vallepietra, personale dei Guardiaparco, il gruppo comunale di Protezione Civile di Vallepietra e i volontari dell’Associazione Enalcaccia Pesca e Tiro Vallepietra.
Vi è stata moltissima apprensione per la località di Cesa degli Angeli, alle pendici di monte Assalonne, dove sono presenti diversi insediamenti rurali, in quella zona è stato rivolto il massimo impegno per perimetrare il fuoco affinché non attaccasse tali insediamenti, che se fossero stati toccati, la devastazione sarebbe stata di massima gravità.
Per le operazione di spegnimento sono stati impiegati mezze aerei di cui: 1 Canadair Can 24 del C.O.A.U. della Protezione Civile (Centro Operativo Aereo Unificato), 1 elicottero della Regione Lazio RL 01 ed 1 elicottero Erickson dei vigili del fuoco denominato “Toro seduto”.
A coordinare la flotta aerea i D.O.S. (Direttore Operazione Spegnimento) dei Vigili del fuoco, DOS Mauro Massimi, DOS Fiorenzo Fratini e DOS Andrea Senzacqua.
L’Amministrazione Comunale rivolge un sentito ringraziamento alla catena dei soccorsi, che ancora una volta conferma professionalità e competenza, iniziando dalla Sala operativa regionale che, seppur sobbarcata di mille telefonate, è sempre riuscita ad avere tutto sotto controllo, i piloti del Canadair e degli elicotteri, tutti gli operatori che sono intervenuti durante le operazioni di spegnimento, compresi i Vallepietrani che volontariamente si sono aggregati per coadiuvare le attività di messa in sicurezza dei luoghi.