Tivoli – Uno dei lavori più importanti e insieme più spinosi in ambito culturale è quello della catalogazione. Apparentemente poco creativo, è un compito che di solito viene messo da parte e sorpassato da più facili ricerche di visibilità (a volte meritate, a volte solo patina). Eppure la catalogazione, l’archiviazione sono alla base della costruzione della memoria di una collettività; tracciano il disegno spazio-temporale da cui – dopo – l’interpretazione e la creazione possono partire.
Questo obiettivo documentaristico e insieme divulgativo appartiene anche, ad esempio, al progetto proposto da Il Caffè Culturale di Tivoli, che si propone di raccogliere notizie sui pittori che hanno immortalato Tivoli negli ultimi secoli. A partire dai primi di novembre 2020, nel gruppo Facebook “Tivoli: insieme per un nuovo Rinascimento della Città” e attraverso la mailing list del Caffè, sono stati già presentati 34 artisti. Un numero significativo ma che si ridimensiona drasticamente a pensare che il totale degli artisti da presentare – in ordine cronologico – ammonta a ben 250 personaggi. Dimostrazione del valore estetico del paesaggio tiburtino e anche della centralità secolare di Tivoli nella pratica dei grand tour.
Gianni Andrei, promotore del progetto, così commenta l’impresa: «L’obiettivo non è certo quello di pubblicare un album di immagini d’arte (che indubbiamente è pure cosa importante, intendiamoci!), ma di ripercorrere attraverso le espressioni e le interpretazioni artistiche e sentimentali di tanti pittori la storia, la vita comune e il paesaggio di Tivoli e dei borghi attorno durante cinque secoli, dalla metà del Cinquecento ad oggi.»