SUBIACO – da: TDM-Cittadinanzattiva Subiaco a firma di Angelo Mari, Giuseppe Lustrissimi riceviamo ed integralmente pubblichiamo:
Lotta continua per l’informazione: quello che i TG Regionali non dicono
Così l’Angelucci di Subiaco, nel corso degli anni, viaggia verso la morte a causa di una progressiva
carenza di specialisti, medici, infermieri, posti letto e prestazioni ambulatoriali. Tutti a guardare
nell’attesa del decesso. Uno spettacolo degno di classi politiche risultate inutili al bene pubblico e
di una popolazione che non è cosciente dell’importanza di lottare per un diritto comune.
Come diceva un famoso filosofo “Poche mani, non sorvegliate da controllo, tessano la tela
della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa”.
La tela di una ragnatela d’interessi privati. Dalla Sanità Pubblica alla Privata. Il passaggio è facile:
per chi se lo può permettere, di rivolgersi al privato che, miracolosamente, soddisfa tutte le carenze
del servizio pubblico. Sembra quasi che a dirigere la Sanità Pubblica ci siano incompetenti e
incapaci, gli stessi poi che ritroviamo a gestire strutture sanitarie private trasformandosi in Super
professionali. Esempi li abbiamo davanti ai nostri occhi: assessori alla Sanità, dirigenti Medici e
Primari che sono anche amministratori di fior fiore di strutture sanitarie private, non che sia vietato
esercitare le due funzioni, ma indovinate in quale struttura saranno più professionali?
Infermieri, oss, medici, con organici ridotti all’osso, costretti a turni massacranti, con l’utilizzo
selvaggio degli straordinari, impotenti per non poter garantire un’assistenza degna umanizzata e
professionale, con il rischio concreto di mettere a rischio la vita dei pazienti. E’ sufficiente recarsi ad
un Pronto Soccorso, provare a prenotare una visita specialistica o un esame strumentale, per
accorgersi che oggi più che mai siamo alla frutta. Si ricorre allora al privato, sempre più agevolato
con le convenzioni e i privilegi di gestire strumenti e servizi più sofisticati. Il privato però non fa
sconti, c’è una parte di cittadini che economicamente non ha la possibilità di curarsi e non si cura
più.
Tutto questo e altro ancora, nel silenzio delle istituzioni locali e dei sindacati.
I vostri SILENZI sono Disagi e Tragedie quotidiane per chi ha bisogno e diritto di essere
curato.
Ci batteremo sempre per una sanità PUBBLICA, UMANIZZATA e UNIVERSALE.”