Coca Cola di Oricola cresce preoccupazione per Sugar e plastic tax
Preoccupazione per gli aumenti di costi nei reparti di imbottigliamento
Oricola – C’è una notizia buona ed una cattiva. Quella buona è che, per tutti i fan della Coca Cola, continuerà ad essere distribuita in Italia, comunque vadano le cose, ma quella che preoccupa sul fronte della sugar tax e plastic tax che incombe come una spada di Damocle è la delocalizzazione produttiva.
Di recente proprio presso lo Stabilimento di Oricola si è svolto un summit aperto alla stampa proprio per dibattere su questo problema, ma rispetto alle richieste dei dirigenti di Coca Cola nulla al momento sembra essere cambiato.
Ad esempio la società che si occupa di imbottigliare la più famosa delle bibite analcoliche è pronta a delocalizzare la sua attività. La Sibeg, attualmente, attiva a Catania sta, infatti, valutando la possibilità di iniziare a svolgere la propria attività in Albania, dove le condizioni economiche sarebbero più vantaggiose.
La motivazione? Le appena introdotte Plastic Tax e Sugar Tax rischiano di mettere a rischio il futuro dell’azienda sotto il profilo commerciale.
La Sugar Tax e la Plastic Tax rappresentano misure che, da un parte, assicurano gettito fiscale allo Stato, dall’altro contribuiscono a incoraggiare abitudini alimentari sane e a favorire comportamenti ambientalisti
“I nostri appelli – ha dichiarato l’amministratore Luca Busi – sono rimasti inascoltati, non ci resta altro che trovare strade percorribili per limitare le disastrose conseguenze dettate dalle imposte. Come prima cosa abbiamo cercato un confronto con i sindacati per tracciare un quadro, condividere preoccupazioni e linee da seguire”.
Le sigle sindacali hanno comunque evidenziato la voglia di cercare un confronto e magari un tavolo tecnico con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.