Roma – Sono iniziati i lavori per la riqualificazione arborea di via Cola di Rienzo, che vedranno la messa a dimora di 95 alberi appartenenti al genere “Cercis siliquastrum”.
Il Dipartimento Tutela Ambientale ha dato il via al progetto che prevede il deceppamento di 77 vecchie ceppaie, la riapertura di 2 tazze vuote o precedentemente tombate e l’abbattimento con contestuale sostituzione di 23 alberature compromesse. L’operazione, che proseguirà e terminerà nelle prossime settimane, prevede una generale riqualificazione dell’intera via e della piazza: infatti, le nuove piante non solo andranno a sostituire quelle abbattute, ma occuperanno zone attualmente scoperte garantendo un incremento del patrimonio verde dell’area. Al termine dei lavori, la zona presenterà un totale di 284 alberature, di cui 272 Cercis collocate sulla via e 12 olmi situati nella piazza.
Questo intervento dialogherà con quello in corso su via Cicerone, dove attualmente si stanno svolgendo analoghi interventi di abbattimento, a cui seguirà la messa a dimora di 22 nuovi Ligustri, che andranno a sostituire e integrare il patrimonio arboreo della via. Anche in questo caso è prevista un’azione di deceppamento di 16 ceppaie e di riapertura di tre formelle attualmente inutilizzate.
“Abbiamo scelto di incrementare le alberature presenti su via Cola di Rienzo, mantenendone il valore storico: infatti le 95 nuove piante messe a dimora saranno della stessa specie di quelle rimosse. Gli interventi avviati oggi si inseriscono nel complessivo lavoro di rigenerazione delle alberature stradali e costituiscono un passo importante per il nostro obiettivo di rendere Roma sempre più sostenibile. La rigenerazione delle alberate consente un ridotto numero di attacchi parassitari, una minore necessità di interventi di cura e assicura un più efficace impatto ambientale, perché le piante giovani e sane assorbono meglio gli inquinanti. Al termine, la nuova alberatura assorbirà fin da subito 190 kg/anno di CO2, per poi passare a 1710 kg/annui quando saranno cresciuti, generando un beneficio netto, rispetto a quello a quello prodotto dalle precedenti 23 alberature, pari al quadruplo” ha dichiarato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi.