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Collegiove, polemiche sul Monumento ai caduti: lettera aperta del sindaco Domenico Manzocchi

Collegiove – Dal Sindaco di Collegiove Domenico Manzocchi riceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Nella mia qualità di Sindaco del Comune di Collegiove, con riferimento ai vari articoli apparsi sui quotidiani locali ed aventi ad oggetto la vicenda inerente il Monumento ai Caduti sento la necessità finalmente di fare il punto su questa lunga, brutta e costruita vicenda al fine di fornire ai cittadini di Collegiove il reale “quadro della situazione”.

Ritengo infatti che sia necessario narrare e descrivere gli eventi per come si sono effettivamente verificati tralasciando di esprimere la mia opinione in ordine al violento attacco politico al quale sono sottoposto oramai da otto anni.

In particolare, per quanto attiene all’avvenuta demolizione del Monumento ai Caduti, è necessario rilevare una questione che nei citati articoli è stata del tutto omessa pur essendo ampiamente nota tanto ai cittadini quanto ai consiglieri comunali.

Il vecchio Monumento ai Caduti di Collegiove, infatti, a causa della sua vetustà ed alla totale omissione di manutenzione che negli anni precedenti avrebbe dovuto essere eseguita, era divenuto estremamente fatiscente e visivamente pericolante.

La stessa area presso la quale il Monumento era stato posizionato, ossia la “villetta”, poggiava su un muro di contenimento, tutt’ora presente, che per la sua pericolosa instabilità va demolito o messo in sicurezza quanto indicato è riportato in apposite Relazioni Tecniche.

Considerata tale situazione che, si ripete, si protraeva oramai da anni, l’area non veniva più utilizzata dai residenti in maniera adeguata ed il monumento stesso, soprattutto per ragioni di carattere igienico-sanitario, attesa la sua importante funzione, era divenuto tutt’altro che un simbolo di onore ai caduti quanto, piuttosto, un elemento privo di qualsivoglia “dignità” ed in evidente contrasto con il decoro urbano.

Ebbene, considerato tale stato di fatto, nella mia qualità di “primo cittadino”, e quindi, di Responsabile della Sicurezza Urbana, ho provveduto ad eseguire in prima persona l’opera di asportazione della vecchia stele dalla propria originaria e pericolosa collocazione e del posizionamento del nuovo monumento di pochi metri in un area ritenuta più idonea, senza che ciò comportasse alcuna spesa né onere a carico delle casse comunali; va infatti precisato che l’opera non è stata preceduta dallo stanziamento di alcuna somma di denaro perché, in effetti, non ha comportato alcun esborso né alcun debito per il Comune di Collegiove; tutte le spese sono state sostenute dal sottoscritto in virtù del profondo sentimento che mi lega a questo borgo e per il rispetto di quelle persone cadute per difendere la propria patria (circostanza che mi ha altresì indotto ad evitare di pubblicizzare il mio personale impegno).

Occorre precisare che il nuovo manufatto ricade su un’area non soggetta a vincolo paesaggistico e non soggetto all’autorizzazione sismica.

Senonché questa iniziativa, assunta ad esclusivo interesse della Comunità che non voleva rinunciare al proprio monumento ai caduti, e che non poteva certo essere costretta a partecipare alle celebrazioni affollandosi in un’area inidonea e pericolosa, scatenava le ire di pochi e ostili oppositori, i quali mettevano in moto il procedimento sanzionatorio.

Ci tengo altresì a sottolineare che l’intervento, quindi, non è stato compiuto perché “…al Sindaco il vecchio monumento ai caduti non piaceva più..” bensì perché non ho fatto altro che dare attuazione alle numerose richieste dei cittadini al solo fine di rinnovare il ricordo dei Caduti con una opera nuova, gradevole, sicura e posizionata su un aria non pericolosa per l’incolumità pubblica, si ripete, senza che ciò abbia comportato alcun onere economico per la cittadinanza o per le casse comunali.

Finalmente in data 03.04.2023 la Corte di Appello di Roma ha disposto la revoca dell’ordine di demolizione del manufatto ” monumento ai caduti ” e la revoca dell’ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi.

Ritengo, in tutta onestà, di aver agito sempre con buona fede e con lo spirito di realizzare il bene del Comune; tale mia convinzione e consapevolezza saranno valutate dai cittadini che hanno amore come me per questo piccolo borgo montano.

Colgo l’occasione per ringraziare l’Avvocato Angelo Di Silvio e i Responsabili Comunali che con i Consiglieri hanno lavorato per permettere di chiudere positivamente questa brutta parentesi con il risultato che tutti si aspettavano.

Domenico Manzocchi