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Come il Bioparco di Roma si prende cura degli animali nelle giornate più fredde

Roma – Quando si dice “tempo da lupi”  si immagina il cielo plumbeo, il vento sferzante e un freddo che entra nelle ossa. Condizioni a cui i lupi sono abituati vivendo in luoghi con inverni particolarmente freddi. E gli altri animali? Nelle giornate molto rigide lo staff zoologico del Bioparco fa sì che gli animali sensibili alle basse temperature possano affrontare al meglio il freddo invernale. Ogni giorno i guardiani compiono un attento monitoraggio su eventuali sintomi dell’esposizione al freddo e predispongono diete mirate per alcuni animali che consistono in pasti a base di alimenti ad alto contenuto calorico.

Durante l’inverno elefanti, ippopotami, scimmie e molti altri animali di giorno possono scegliere se rimanere all’interno dei ricoveri riscaldati o uscire nei recinti esterni, mentre trascorrono la notte protetti al chiuso. Invece animali come lupi o cammelli della Battriana non temono il freddo poiché provengono da zone con inverni particolarmente freddi.

Per quanto concerne gli impianti di riscaldamento, ci sono vari metodi per garantire temperature ottimali: all’interno dell’area mandrilli ci sono dei ‘termosifoni’, ovvero piastre termiche in pietra che emanano calore, così gli animali si possono avvicinare se e quando vogliono. Nelle stalle degli elefanti asiatici e nella ‘Casa delle giraffe’ la presenza di pompe di calore permette di mantenere una temperatura costante di circa 15°. Gli ippopotami pigmei possono contare su una potente lampada riscaldante, mentre i tapiri hanno a disposizione, all’interno della stalla, una lettiera di truciolato e una piastra riscaldante. I ricoveri interni di tutti i primati sono riscaldati: l’area interna degli oranghi ed il Villaggio degli Scimpanzé sono dotati di impianti di riscaldamento a pavimento. L’area delle scimmie più piccole del mondo è invece provvista di un moderno impianto di riscaldamento che si attiva quando la temperatura scende al di sotto di quella programmata (intorno ai 22°).

Nel Rettilario ogni teca ha la temperatura regolata secondo le esigenze della specie. Nell’area interna del drago di Komodo è presente un sistema di ‘riscaldamento combinato’: oltre alla pompa di calore e al riscaldamento a pavimento, c’è una lampada di 4.500 watt dove questi grandi rettili possono avvicinarsi quando ne sentono il bisogno.

I suricati ricevono uova sode calde, insieme ad altri ingredienti tra cui macinato di pollo e frutta di stagione. Al gruppo dei quattro scimpanzé sono riservati sacchetti di iuta contenenti riso caldo mescolato a uvetta e yogurt insieme a patate lesse calde. Inoltre queste scimmie antropomorfe fanno una ricca colazione a base di orzo, tè, e latte di soia caldi, in cui viene sciolto il miele, con l’aggiunta di integratori alimentari, simili a biscotti secchi, e tisane a base di finocchio o mirtillo. Una volta  a settimana il pasto viene integrato con passati di verdura a base di cicoria, bieta, broccoli, cavolfiori e altre verdure di stagione.

Per la coppia di tigri di Sumatra i keeper predispongono cumuli di paglia che diventano caldi giacigli sui quali si stendono preferendoli al terreno umido e freddo.