Gli obiettivi di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente indicati dall’Unione Europea rappresenta la sfida più ambiziosa del secolo per il Vecchio Continente, con gli Stati membri che già da tempo hanno cominciato a impostare le proprie agende politiche sull’ambientalismo e abbandono dei combustibili fossili.
In questo contesto, uno dei punti cardini è certamente quello della mobilità elettrica, cercando di ridurre il numero di veicoli inquinanti in circolazione e, conseguentemente, abbassare le emissioni nocive, i livelli di inquinamento e migliorare la qualità dell’aria e la vita dei cittadini, in particolare in quelle zone altamente popolate.
L’Italia, sebbene gli sforzi profusi e la sensibilità verso questi argomenti in costante crescita, deve ancora fare grandi passi per un consolidamento tangibile della mobilità sostenibile, e la responsabilità non ricade unicamente sulla Stato ma anche sui comportamenti quotidiani che tutti noi possiamo tenere.
Cosa fare per diffondere la mobilità elettrica
Come accennato in precedenza, per realizzare davvero una mobilità elettrica diffusa, come accade in altri Paesi europei, ad esempio in Norvegia, è necessario che tutti facciano la propria parte, istituzioni, aziende e cittadini.
A livello di singolo, una buona scelta sarebbe quella di acquistare un veicolo elettrico, che non emette gas di scarico, riduce quindi i livelli di inquinamento, non solo atmosferico ma anche acustico. In questo senso, per poter ricaricare la batteria del motore si potrebbe pensare di installare una stazione di ricarica a casa, così da rifornirsi direttamente presso la propria abitazione, senza dover recarsi in un’area di ricarica pubblica e attendere il tempo necessario.
Sempre per quanto riguarda i comportamenti personali, piuttosto che utilizzare il proprio veicolo, si potrebbe usufruire dei servizi di car sharing elettrico, offerti ormai in ogni città del nostro Paese, oppure servirsi dei mezzi pubblici elettrici, messi a disposizione dai Comuni, come autobus e tram alimentati da batterie elettriche. Al riguardo, è importante che il settore pubblico si adoperi per sostituire i modelli obsoleti e con motore termico per sostituirli con mezzi green.
Per favorire la diffusione di auto elettriche, è fondamentale che lo Stato consolidi la rete pubblica di ricarica, aumentando il numero di stazioni e di colonnine di ricarica elettriche pubbliche, per offrire un miglior servizio al cittadino, con un alto grado di comodità e velocità.
Altro punto da non trascurare riguarda la promozione della mobilità elettrica attraverso campagne informative e di sensibilizzazione al fine di aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’utilizzo di mezzi sostenibili e a incoraggiare sempre più persone ad adottare soluzioni ecologiche.
Cosa possono fare le aziende per la mobilità elettrica
Oltre al cittadino e alle istituzioni, anche le aziende ricoprono un ruolo cruciale per la diffusione della mobilità elettrica, considerando che, secondo recenti studi, gli spostamenti verso il luogo di lavoro contribuiscono a livello globale al 15% delle emissioni prodotte dalle auto.
Per ridurre le emissioni nocive, le aziende dovrebbero porre in essere politiche ecologiche, inserendo in organico figure specializzate sulle tematiche ambientali, ma anche un mobility manager, posizione che ha visto il suo avvento anche in Italia.
Nel concreto, è necessario sostituire la propria flotta auto con modelli nuovi alimentati da energia elettrica, ma anche incentivare gli spostamenti con biciclette e monopattini, creando parcheggi dedicati e offrendo questi mezzi ai propri dipendenti, aprendo anche alla possibilità di aprire nuove sedi facilmente raggiungibili con il trasporto pubblico o a piedi.
In alternativa, si possono stipulare convenzioni con le società che si occupano di car sharing o bike sharing o installare colonnine di ricarica presso l’azienda così da stimolare anche all’acquisto di auto o moto elettriche.
Infine, quando possibile, si dovrebbe consentire lo smart working, evitando quindi gli spostamenti e riducendo anche i costi energetici per l’azienda.