Carsoli. Prosegue la campagna elettorale che condurrà la città al voto il prossimo 31 maggio. Iniziamo da una serie di interviste che rivolgeremo ai candidati sindaco.
Come si evince chiaramente dal nome, continuità e sviluppo sono i punti cardine della lista “Futuro Certo”, che concorrerà alle prossime elezioni comunali, presentando come candidato sindaco Domenico D’Antonio.
Proprio al candidato sindaco abbiamo rivolto alcune domande su come intende affrontare questa campagna elettorale e soprattutto su quali saranno le strategie da adottare in caso di elezione.
Continuità e sviluppo sono le basi del vostro programma. Parlando di continuità, il primo passo in caso di elezione sarà quello di dar seguito a quei progetti che erano stati approvati, ma che non hanno visto la luce a causa della caduta del Consiglio Comunale?
“Di progetti in cantiere ce ne sono diversi, dall’edilizia scolastica, all’Abruzzo Quality, alla raccolta dei RSU in forma associata con gli altri comuni della Piana del Cavaliere. Tutto era stato approvato ed era in itinere, pertanto questi crediamo siano i punti da cui ripartire per riprendere il percorso che era stato iniziato. Alla continuità si aggiunge poi lo sviluppo, la programmazione per il medio-lungo termine, perché è fondamentale porre le basi per un futuro solido e non limitarsi solamente agli eventuali cinque anni di governo e in tal senso ritengo che la squadra possa fornire un contributo fondamentale”.
Per quanto riguarda il Comune, negli ultimi mesi, grazie alla politica da lei adottata, si è raggiunta una stabilità economica tale da permettere investimenti e riforme che possano garantire sia una ripresa occupazionale sia un miglioramento della vivibilità del paese, in termini soprattutto di strutture sportive e ricreativo-ludiche. Come ritenete di agire?
“Proprio ieri è stata presentata dal Commissario Prefettizio, dr.ssa Ilaria Tortelli, la relazione di fine mandato, che ha evidenziato come la scorsa legislatura, nonostante la brusca interruzione, abbia rispettato in pieno gli obbiettivi che, in termini economici, si era prefissata. C’erano fondi per l’edilizia sportiva, per la sistemazione del patrimonio pubblico, per lo sviluppo delle attività ludico-ricreative. Il tutto è stato certificato da un giudizio certo ed imparziale, quello del commissario per l’appunto, attraverso il quale ci si può render conto dell’impegno profuso, del lavoro fatto, a differenza di chi avanza critiche fondate esclusivamente sul pettegolezzo e la diceria. La strada che avevamo intrapreso era quella giusta, ragion per cui crediamo sia la base adeguata dalla quale ripartire per permettere la crescita del paese”.
Per quanto riguarda le opportunità occupazionali come pensate di intervenire e soprattutto in quali settori?
“Puntiamo su una occupazione diretta ed indotta, attraverso una mirata rivalutazione dei prodotti locali e soprattutto su una sistemazione del sistema agricolo della nostra area. Inoltre per l’incentivazione delle aree lavorative, stiamo disponendo un Centro di Formazione nell’edificio Ex Mael, al fine di garantire una formazione in settori dove c’è carenza di manodopera e per favorire opportunità occupazionali inaspettate, penso ad esempio ai posatori di pietra, che potrebbero essere una risorsa importante per un paese come il nostro, ricchissimo di centri storici e di strade lastricate in sanpietrini”.
Un altro punto importante del vostro programma è il turismo. Come credete di incentivare il turismo in un’area che negli ultimi anni ha visto diminuire il numero dei visitatori?
“Il nostro obiettivo è quello di rendere attraente il nostro territorio e per farlo abbiamo in mente diverse idee, soprattutto perché le possibilità di farlo non mancano di certo. Dobbiamo essere in grado di garantire uno sviluppo turistico in tutti i sensi, ambientale, religioso, enogastronomico e per farlo sono necessarie innanzitutto la riattivazione di vecchie strade interpoderali e la creazione di percorsi naturalistici, che possano essere percorsi a piedi o in mountain-bike”.
Parlando di turismo, non possiamo che rivolgerle un’ultima domanda sulla querelle che si è creata negli ultimi giorni in merito alla gestione delle Grotte di Pietrasecca.
“Qualcuno sta cercando di strumentalizzare questa situazione, i dati parlano chiaro: la gestione delle grotte è in attivo, ci sono dati che chiaramente dimostrano come gli ingressi siano aumentati e come si sia mantenuto un equilibrio perfetto tra gli ingressi e i costi. Le Grotte sono senza dubbio un punto fermo per il turismo della nostra area e pertanto sarà nostra premura far di tutto per incentivare una gestione oculata e una manutenzione continua. Dobbiamo agire perché le Grotte non rimangano fini a se stesse, ma entrino in un sistema più ampio per lo sviluppo del turismo nella nostra area. Il tutto per garantire una crescita dell’intera area, che poi è quel che più ci interessa”.
(Antonio Di Francesco)