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Conclusi in anticipo i lavori di pulitura nel Traforo del Gransasso d’Italia

Redazione – Si sono concluse in anticipo le attività di pulitura del Traforo del Gran Sasso. Questa mattina alle sei, le squadre di lavoro hanno ultimato la pulitura con la tecnica dell’aspirazione su tutta la superficie di 20 km di gallerie. I lavori si sono chiusi con quasi una settimana di anticipo rispetto alle previsioni. Le attività di pulitura delle calotte sono state avviate nella notte tra il 14 e 15 ottobre, alla presenza di Giancarlo Cancelleri, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Secondo le previsioni, i lavori si sarebbero dovuti concludere lunedì prossimo, per via dell’enorme mole delle strutture interessate, ogni galleria è infatti lunga circa dieci chilometri.

Quella adottata sotto il Gran Sasso è una tecnica innovativa. In casi come questi le gallerie autostradali vengono semplicemente lavate con acqua e detergenti. Mentre qui, per azzerare ogni possibile forma di contaminazione delle acque, si è adottata una tecnica mai sperimentata. Sono stati rimossi residui di smog dalla calotta delle gallerie con potenti macchine per l’aspirazione e il filtraggio di polveri e residui.

Complessivamente l’operazione ha interessato qualcosa come 224 mila metri quadrati di superfici, pari a 32 campi di calcio. Non solo, il cantiere è stato allestito e smontato ogni notte. E vi hanno lavorato 15 squadre per turno che hanno raschiato le volte e aspirato tutte le polveri, per un totale di 50 operai e tecnici.

Altri accorgimenti sono stati adottati per evitare ogni eventuale contaminazione di suolo e acqua. Nei tratti interessati dai lavori le carreggiate autostradali e le canalette di raccolta sono state completamente coperte da grandi teli in plastica, che sono stati usati una sola volta. A fine lavori, venivano, infatti, ripiegati e mandati in impianti specializzati e certificati al trattamento di questi residui. Per ridurre l’impatto dei rumori sulla fauna circostante le gallerie, l’imbocco è stato chiuso sempre con teli che impedivano anche l’uscita di eventuali polveri dalla galleria. Durante l’attività con sensori e personale specializzato sono stati tenuti sotto controllo sia l’aria interna alle gallerie che il livello dei rumori.

Con le gallerie pulite, nei prossimi giorni, sempre in orari notturni, prenderanno il via i controlli con georadar e le ispezioni visive che il Ministero dallo scorso maggio ha imposto per tutte le gallerie della rete autostradale italiana.
La Concessionaria Strada dei Parchi con questo sforzo tecnico e organizzativo messo in campo conta di poter rispettare i tempi indicati dal Ministero per la verifica strutturale delle gallerie della propria rete. La società con i sistemi tradizionali sta infatti operando e ripulendo tutti tunnel di A24 e A25.

(Ansa) – L’Aquila, 17 novembre 2020 – Con alcuni giorni di anticipo sul cronoprogramma si sono conclusi i lavori di pulitura del traforo del Gran Sasso. Una complessa e innovativa attività che ha coinvolto una cinquantina di persone e ha consentito di compiere un prezioso passo in avanti verso la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso.

Nei prossimi giorni cominceranno i controlli con georadar e ispezioni visive che il Ministero dallo scorso maggio ha imposto per tutte le gallerie della rete autostradale italiana.
“Essere riusciti ad evitare la chiusura al traffico del traforo del Gran Sasso, provvedimento che avrebbe tagliato in due l’Italia centrale, per eseguire i lavori all’interno delle due canne ha evitato conseguenze disastrose, soprattutto per i pendolari e il traffico commerciale. Ringraziamo Strada dei Parchi per essere riusciti ad abbreviare i tempi di esecuzione della pulizia e quindi aver ridotto i disagi a coloro che utilizzano l’A 24.

Adesso, anche tramite il commissario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Corrado Gisonni, continueremo a monitorare la prosecuzione dei lavori sperando di abbreviare ulteriormente i tempi per garantire la sicurezza degli acquedotti a servizio delle comunità del Teramano e dell’Aquilano”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il suo vice Emanuele Imprudente.